Dolore e sconcerto tra le strade della periferia orientale di Napoli per la morte del 24enne Emanuele Morra, il giovane che ha perso la vita in un incidente stradale mentre era a bordo della sua moto lo scorso giovedì 24 agosto.
L’incidente è avvenuto intorno alle 18, mentre il giovane si trovava a Barra e stava percorrendo via Luigi Volpicella a bordo di una Moto Morini X-Cape, quando si è trovato davanti una Fiat Punto all’incrocio con via Comunale dell’Oliva.
Secondo quanto rilevato dalla sezione infortunistica stradale della Polizia Municipale, il 24enne avrebbe provato a schivare la vettura, ma la stessa sterzando verso sinistra mentre usciva da una zona recintata, l’ha colpito con la fiancata posteriore destra facendolo sobbalzare dalla moto verso il palo della luce contro cui si è scontrato violentemente. Nonostante l’immediato intervento dell’ambulanza, il ragazzo è deceduto sul colpo, mentre il 60enne originario di Napoli alla guida dell’auto è rimasto illeso.
Le indagini sono condotte dal comandante della sezione infortunistica stradale Antonio Muriano, ex comandante della polizia municipale della VI Municipalità – Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio – che grazie al supporto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona potrà ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. I filmanti potrebbero giocare un ruolo determinante anche nel confermare le segnalazioni che stanno giungendo alla nostra redazione da parte degli avventori di una nota cornetteria situata in prossimità del luogo dell’incidente e che hanno assistito sconvolti alla morte del giovane.
I testimoni riferiscono un dettaglio tutt’altro che di poco conto: il 24enne guidava una moto nuova di zecca che avrebbe attirato l’attenzione di una banda di giovani rapinatori che negli ultimi tempi bazzica con una certa insistenza in quella zona, a caccia di scooter e moto da rapinare, non disdegnando di ripiegare sugli smartphone. Non è da escludere che Emanuele si sia schiantato contro la vettura guidata dal 60enne mentre era intento a seminare i rapinatori che lo inseguivano.
Un dettaglio sul quale sarebbe immediatamente calato un severo velo d’omertà proprio perchè alcuni testimoni avrebbero riconosciuto la banda di giovani malviventi: si tratterebbe di una paranza di giovanissimi di Ponticelli, capeggiati dal figlio di un elemento di spicco del clan De Micco attualmente detenuto, motivo per il quale, la maggior parte dei presenti ha avuto timore di riferire alle forze dell’ordine quello che hanno visto. Altri testimoni, invece, avrebbero celermente scagionato la banda da ogni accusa, cercando di inculcare nei presenti la convinzione che il 24enne si era suggestionato, ipotizzando erroneamente di essere inseguito da quegli scooter a bordo dei quali viaggiava quel gruppo di “volti emergenti” della criminalità locale.
Saranno le indagini in corso a chiarire le circostanze in cui ha perso la vita l’ennesima giovane vittima della strada.