Il nuovo sodalizio camorristico operante nel quartiere napoletqno di Ponticelli aveva avviato una politica prettamenre incentrata su estorsioni a tappeto indirizzate ai ristoranti di e agli imprenditori del confinante comune di Cercola e zone limitrofe.
Un modus operandi finalizzato a rifocillare le casse del clan, ma anche una strategia concreta voluta per inscenare un plateale controllo del territorio.
Alle prime luci dell’alba di mercoledì 9 agosto, gli agenti della Polizia di Stato e i militari dell’Arma dei Carabinieri ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 9 persone.Tutte ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, intralcio alla giustizia, detenzione e porto di arma comune da sparo, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di aver agito per agevolare l’attività e gli scopi di associazioni camorristiche.
In particolare, l’attività di indagine, svolta dalla Compagnia Carabinieri di Torre del Greco e dal Nucleo Investigativo, dalla Tenenza di Cercola, dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato di Ponticelli ha preso il via dalla denuncia sporta dal gestore di un ristorante in seguito a ripetute condotte estorsive che sarebbero state realizzate in suo danno nei mesi di aprile e maggio 2023. Le condotte illecite sarebbero state realizzate da soggetti che, di volta in volta, avrebbero evocato la loro appartenenza alle associazioni di stampo camorristico Aprea, De Micco-De Martino e Mazzarella, operanti in sinergia tra loro.
Tra i nove soggetti tratti in arresto spiccano i nomi dei fratelli Salvatore e Giuseppe De Martino, figure apicali dell’omonimo clan. In manette anche Mario Noto, tra gli affiliati al cosiddetto clan “XX” più vicini a Giuseppe De Martino che di recente avrebbe assunto il ruolo di reggente del clan. Scarcerato lo scorso febbraio, il secondogenito di Francesco De Martino è finito nuovamente in manette dopo appena 6 mesi, mentre suo fratello Salvatore era reduce da una vacanza all’estero. In manette anche Umberto Dello Iacolo.
La notizia dell’arresto dei fratelli De Martino si è rapidamente diffusa nel quartiere, estendendosi ben oltre il rione Fiat, fortino degli XX, a riprova del clima di insofferenza che si era diffuso tra i ponticellesi, dopo i recenti fatti di sangue e che non hanno potuto fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.