Rinviato a settembre il concerto neomelodico, in programma martedì 1° agosto, nel parco Conocal di Ponticelli.
La notizia è stata diramata sui social dall’organizzatore dell’evento, il noto impresario di alcuni cantanti neomelodici Giorgio Mascitelli, figlio del boss Bruno ‘o canotto, attualmente detenuto. La festa era stata organizzata per commemorare la defunta moglie del boss, nonchè madre del manager e per questo motivo aveva suscitato il vivo malcontento tra i residenti in zona, stanchi di dover subire le logiche riconducibili alle dinamiche camorristiche.
Uno show che inizialmente doveva andare in scena il 26 luglio, giorno in cui si celebra Sant’Anna e poi rinviato al 1° agosto “per motivi di ordine pubblico”. Anche in quella circostanza, la notizia del posticipo dell’evento fu diramata da Giorgio Mascitelli attraverso una storia pubblicata sul suo profilo Instagram, così come accaduto nelle ore precedenti per annunciare che la festa è stata rinviata a settembre.
Un evento finito nell’occhio del ciclone non solo perchè rappresenta un tributo post mortem a una persona legata a un boss della camorra che proprio tra le strade del quartiere Ponticelli ha mosso i suoi primi passi, non risparmiando soprusi e angherie ai cittadini onesti, ma anche per la presenza di diversi soggetti in odore di camorra nel fitto elenco di artisti chiamati ad esibirsi, tra i quali spiccano Rita De Crescenzo, la nota influencer con un passato da spacciatrice e Tony Colombo, marito della vedova del boss di Secondigliano Gaetano Marino.
Inoltre, diverse famiglie residenti nel rione Conocal hanno segnalato alla nostra redazione di aver subito una richiesta estorsiva in piena regola per finanziare lo spettacolo. Un soggetto, anch’egli residente nel fortino del clan D’Amico, da diversi giorni sta bussando alle porte degli abitanti del rione pretendendo di intascare 5 euro per raccogliere il denaro necessario per sovvenzionare lo spettacolo. Un copione analogo a quello che le famiglie che vivono nei rioni controllati dai clan sono già costretti a subire per retribuire le imprese di pulizie e che rappresenta a tutti gli effetti un’estorsione, così come ampiamente documentato da decine di ordinanze di custodia cautelare.
La “raccolta fondi” sarebbe tuttora in corso, malgrado l’evento sia stato posticipato a data da definirsi.