Il debutto su TikTok di Giuseppe De Martino, perno portante dei cosiddetti “XX” di Ponticelli, non è passato di certo inosservato. Gli interpreti della camorra ponticellese si dimostrano sempre più scatenati tra le strade del quartiere, così come sui social network.
Classe 1990, il secondogenito del ras Francesco De Martino, alias Ciccio ‘o pazzo, nei giorni scorsi ha rotto gli indugi creando un profilo personale sul celebre social network, sempre più in voga tra i giovanissimi e non solo, per divulgare una serie di video dai contenuti piuttosto espliciti, finalizzati a diramare un messaggio inequivocabile: è lui il nuovo boss di Ponticelli.
Arrestato a marzo del 2015 e condannato, insieme a una dozzina di persone, ritenute responsabili delle cruente estorsioni perpetrate ai danni di diversi commercianti del quartiere, avvenute negli anni in cui, a suon di intimidazioni, pestaggi, minacce e raid, i De Micco tentavano di affermare la propria egemonia criminale a Ponticelli, Giuseppe De Martino è tornato in libertà lo scorso febbraio, in un momento storico assai propizio per favorire l’ascesa del clan al quale ha platealmente dichiarato fedeltà eterna tatuandosi sulla nuca una vistosa doppia “X”, simbolo per antonomasia del clan De Martino, unitamente al nome del suo fratello maggiore: Antonio, spietato killer della cosca condannato al carcere a vita. “Antonio XX”, tra i giovani del rione Fiat e del rione Incis, storiche roccaforti del clan De Martino è una vera e propria icona del male, temuta e venerata. Un mito enfatizzato da leggende, aneddoti, conditi di sangue ed azioni efferate. Un tatuaggio che rilancia le quotazioni del clan De Martino facendo leva sulle credenziali acquisite dalla sua figura più autorevole, a suon di gesta violente e che al contempo manifesta una sorta di continuità: così Giuseppe De Martino annuncia la volontà di raccogliere la pesante eredità di suo fratello, “Antonio XX”. Un nome che intende dare anche al figlio che la sua compagna porta in grembo, a riprova del legame viscerale che intercorre tra i due fratelli.
Contestualmente all’apparizione del vistoso tatuaggio sulla nuca del secondogenito di Francesco De Martino, tra le strade del quartiere si stanno verificando diversi episodi degni di nota. Giuseppe “XX” e altri affiliati al clan, nei giorni scorsi, hanno noleggiato auto di grossa cilindrata e trascorrono gran parte delle loro giornate a marcare il territorio a tutto gas, sfrecciando tra le strade dei loro storici arsenali e non solo.
Giuseppe De Martino ha infatti platealmente annunciato la sua leadership immortalandosi mentre transita in via Franciosa e tra le strade del rione Conocal di Ponticelli: le due storiche roccaforti dei Casella e dei D’Amico, clan da sempre ostili ai Bodo-XX. Una vera e propria azione dimostrativa pubblicata su TikTok con il chiaro intento di diramare un messaggio forte e chiaro: è lui l’uomo da temere e rispettare, adesso che lo scenario camorristico è nuovamente mutato e il vento soffia a favore degli XX.
Tutt’altro che casuale la scelta di battere via Franciosa e il Conocal, non solo perchè rappresentano il luogo-simbolo del potere di due clan rivali, ma anche e soprattutto perchè sono i due luoghi in cui si sono registrate plurime tensioni di recente. La sparatoria durante la serata di domenica 9 luglio, nell’ormai ex regno dei Casella, la sera successiva all’agguato che ha gravemente ferito Ciro Naturale, e che ha portato alla chiusura della piazza di droga radicata nel grattacielo di via Franciosa, gestita proprio da un parente di Naturale. Pochi giorni prima, invece, nel Conocal si era registrato un episodio analogo in via Maria Callas, dove un commando ha fatto irruzione sparando una raffica di colpi con l’intento di uccidere due soggetti legati al clan D’Amico. Poche ore dopo, un giovane legato ai De Micco-De Martino è stato gambizzato in piazza Mercato a Napoli, dove si trovava in compagnia di altri giovani rampolli del clan.
Motivo per il quale l’atteggiamento ostentato da Giuseppe De Martino in quei video ufficializza la ritrovata supremazia del clan del quale, allo stato attuale, rappresenta la figura più autorevole ed espressiva. Un’ascesa consacrata anche dall’uscita di scena del 28enne Antonio Nocerino detto brodino, giovane e spietato leader dei De Micco, arrestato lo scorso maggio e attualmente detenuto ai domiciliari in una nota località balneare del Lazio.
Un atteggiamento che introduce anche un’inversione di rotta rispetto alla politica discreta e morigerata che ha segnato i mandati dei fratelli De Micco, più propensi ad adottare un profilo basso, tenendosi alla larga dai social network, al pari degli altri fratelli De Martino, presenti sì sui social, ma più cauti nell’attirare l’attenzione in quel contesto, guardandosi bene dal diramare contenuti tanto espliciti.
Un’esigenza probabilmente frutto dell’incontenibile necessità di dare libero sfogo al reattore di sentimenti ed emozioni che ha accumulato durante il periodo trascorso in carcere, vedendosi costretto dalle circostanze a vivere nell’ombra, mentre suo fratello Antonio consacrava la sua fama di eroe del male collezionando delitti e azioni brutali. Archiviato il lungo periodo trascorso in sordina, Giuseppe De Martino ora si ritrova a smanettare soldi, orologi e abiti costosi che sente il bisogno di ostentare con fierezza, unitamente allo status di leader.