Durante la serata di giovedì 29 giugno, un uomo è deceduto nei pressi della stazione centrale di Napoli, mentre era in corso la distribuzione dei pasti ai tanti senza fissa dimora che stanziano in quella zona. Colto da infarto, le sue condizioni sono apparse subito gravi. Il personale del 118 giunto sul posto non è riuscito a rianimarlo. Una notizia tristissima per le tante associazioni di volontari che distribuiscono beni di prima necessità agli indigenti che si radunano nei pressi della stazione di piazza Garibaldi di Napoli, perchè l’uomo deceduto era un frequentatore abituale della zona, conosciuto e benvoluto da tutti.
Si tratta di Gianluca, un uomo residente a San Sebastiano al Vesuvio che viveva in una condizione d’indigenza, ma ciononostante non aveva perso il sorriso. Una personalità forte e solare, un uomo dal carattere istrionico ed esuberante che non passava di certo inosservato e che amava intrattenersi in lunghe chiacchierate, mentre trascorreva interminabili ore alla fermata dell’autobus in attesa del pullman. Andava in giro sempre con il suo inseparabile carrellino nel quale raccoglieva cibo, indumenti e tutto quello che riusciva a raccattare durante le sue passeggiate tra il comune vesuviano e il capoluogo campano. Gianluca era uno dei tanti indigenti napoletani per i quali è provvidenziale l’aiuto delle associazioni di volontari che convergono quotidianamente tra le strade della città per distribuire acqua, pasti, biancheria pulita, salviettine imbevute e molto altro, oltre a una parola di conforto e tanta cordialità.
Da tantissimi anni Gianluca era in costante contatto con i volontari dell’associazione Angeli di Strada Villanova che erano diventati un fermo punto di riferimento per lui. Gianluca era solito contattarli telefonicamente pressochè ogni giorno, non solo per richiedere il loro aiuto, ma anche solo per fare una chiacchierata.
“Un dolore fortissimo…lo conoscevamo da anni. Sempre educato, sempre allegro. Veniva con il carrellino. Zona Marina. Ci conoscevamo. Siamo affranti.” Commentano così la scomparsa di Gianluca, Marcello, Marika e l’intera famiglia di Angeli di Strada Villanova.
Il ricordo dei volontari e una foto in cui mostra le dita a “V” in segno di vittoria è tutto ciò che resta di Gianluca. Uno dei tanti invisibili che vivono e muoiono ai margini della città di Napoli.