• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
venerdì, 31 Ottobre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Ponticelli: ecco come l’omicidio Cepparulo sancì la nascita dell’alleanza tra i clan di Napoli est

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
7 Giugno, 2023
in Cronaca, In evidenza
0
Camorra Ponticelli: tutti i retroscena dell’omicidio del boss dei Barbudos Raffaele Cepparulo
Share on FacebookShare on Twitter

Le indagini presero il via nell’aprile del 2016, quando in casa di Luisa De Stefano, furono sequestrati della droga e alcuni manoscritti. Le intercettazioni, a partire da quel momento, hanno consentito agli inquirenti di accertare che l’abitazione della “pazzignana” Luisa De Stefano era stata adibita a quartier generale di un cartello camorristico nascente, principalmente costituito dai fratelli Michele, Alfredo e Martina Minichini, Vincenza Maione e Tommaso Schisa, rispettivamente cugina e figlio della De Stefano, ma anche da Anna e Umberto De Luca Bossa. Un’organizzazione tutt’altro che esclusivamente dedita all’attività di spaccio di stupefacenti, ma che aveva acquisito tutti i tratti distintivi del clan di camorra, in quanto capace di incidere sugli equilibri criminali ed esercitare un controllo capillare del territorio. La disposizione di armi e la predisposizione di agguati nei confronti di affiliati ai clan rivali, tra le altre cose, rappresenta una delle prove granitiche della nascita del nuovo sodalizio.

ADVERTISEMENT

Proprio un delitto eccellente consacra e ufficializza la presenza della nuova organizzazione. Un agguato pianificato nei minimi dettagli e ricostruito dagli inquirenti prima grazie alle intercettazioni e poi con il supporto delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, due su tutti: Tommaso Schisa, figlio della pazzignana Luisa De Stefano e Antonio Rivieccio, uno dei due killer entrati in azione per eliminare Raffaele Cepparulo, esponente del clan Esposito-Genidoni, i cosiddetti “barbudos” del Rione Sanità.

Un delitto sul quale c’è la firma dell’organizzazione capeggiata da Luisa De Stefano, nonchè espressione di un nuovo cartello camorristico, sotto le direttive di Ciro Rinaldi, al quale aderirono i Minichini, ma anche i De Luca Bossa, rafforzati dalle scarcerazioni di Giuseppe De Luca Bossa, Domenico Amitrano – nipote dei Sarno, confluito nell’alleanza malgrado l’omicidio del cugino Luigi Amitrano compiuto da Antonio De Luca Bossa – e Francesco Audino detto “il cinese”. A dar man forte ai vecchi clan di Napoli est, anche gli Aprea di Barra, Antonio Acanfora e Ciro Imperatrice, stimati essere le figure apicali dell’organizzazione.

La condivisione delle scelte criminali da parte dei membri dell’organizzazione verrà pienamente confermata dalla condanna all’ergastolo in via definitiva per tutti gli affiliati che a vario titolo hanno partecipato all’omicidio Cepparulo: Michele Minichini, Anna De Luca Bossa, Luisa De Stefano, Vincenza Maione, Ciro Rinaldi e Antonio Rivieccio.

Ciascuna organizzazione aveva piena autonomia gestionale nel proprio territorio – in termini di pratiche estorsive, gestione della compravendita delle case popolari, ma anche dell’attività di spaccio di droga e delle imprese di pulizie – ma i proventi delle attività illecite confluivano in una cassa comune dove venivano prelevate le quote da destinare ai capi famiglia, gli stipendi per gli affiliati e le somme destinate al mantenimento e alle spese legali dei detenuti.

Le scelte strategiche, così come le decisioni più importanti venivano prese dai capi dell’alleanza, individuati nei reggenti delle singole famiglie che la costituivano, i quali si occupavano anche di stabilire e distribuire gli stipendi agli affiliati e ai detenuti, di attribuire a ciascun affiliato una mansione specifica, di intervenire in caso di contrasti interni, di decidere o pianificare azioni di fuoco contro esponenti delle fazioni camorristiche avverse, di approvare l’introduzione di un nuovo affiliato o deliberarne l’espulsione.

Raffaele Cepparulo, soprannominato “Ultimo” era un elemento di spicco del clan Esposito-Genidoni del rione Sanità, uno dei pochi rimasto a piede libero dopo gli omicidi di Ciro e Pietro Esposito e una serie arresti, anche a carico delle donne del clan. Sapeva di essere finito nel mirino dei rivali – i Vastarella-Sibillo-Rinaldi – in seguito alla “Strage delle Fontanelle” e si è pertanto allontanato dalle cosiddette “Case Nuove”, la zona di cui era originario e dove era stato più volte cercato dai sicari e cercò rifugio e protezione a Ponticelli, forte dell’amicizia con Umberto De Luca Bossa, finendo così inconsapevolmente proprio nella “tana del lupo”, in quanto ignaro dell’alleanza tra i vecchi clan di Napoli est, di cui i Rinaldi erano perno portante e nella quale erano confluiti anche i Sibillo e i Contini, tant’è vero che il killer Michele Minichini entra in azione per ucciderlo insieme ad Antonio Rivieccio, affiliato al clan Sibillo.

La decisione di eliminare Cepparulo matura nel contesto delle rivalità tra i Mazzarella – ai quali il boss del rione Sanità era legato – e i Rinaldi, perno portante dell’alleanza. La condanna a morte scaturisce in seguito a due azioni intimidatorie compiute da Cepparulo: una contro l’abitazione del boss Ciro Rinaldi e l’altra contro l’abitazione di Michele Minichini e di sua madre, Cira Cipollaro. In entrambi i casi, “Ultimo” portò a compimento una “stesa” indirizzando contro l’abitazione di due esponenti della cosca rivale diversi colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio.
A ordinare l’omicidio fu Ciro Rinaldi, concretamente realizzato dalle pazzignane, supportate da Michele Minichini, il quale entrò in azione per uccidere Cepparulo, non solo per vendicarsi del raid indirizzato all’abitazione in cui viveva con sua madre, ma soprattutto per bruciarlo sul tempo, in quanto aveva appreso che stava assumendo informazioni sul suo conto, molto probabilmente con l’intenzione di organizzarsi per ucciderlo.

Un omicidio che colse alla sprovvista i clan operanti nell’area orientale di Napoli, ignari dell’esistenza dell’alleanza tra i Rinaldi-Sibillo-Minichini-Schisa-De Luca Bossa che proprio mettendo la firma su quell’azione delittuosa ufficializzò la sua presenza sul territorio.

Tags: antonio riviecciocamorra napoli estcamorra ponticelliclan alleati di napoli estclan esposito genidonicronaca Napolicronaca ponticellilotto o ponticellimichele minichiniomicidio raffaele cepparuloponticelliRaffaele Cepparulo
ADVERTISEMENT
Prec.

A Massa Lubrense la III edizione del “Festival Internazionale del Giornalismo e del Libro d’inchiesta”

Succ.

Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio

Può interessarti

Caso Boccia-Sangiuliano: la sintesi della storia che ha portato alle dimissioni del Ministro della Cultura
Cronaca

Carabinieri nella redazione di Anteprima24: sequestro preventivo dopo denuncia di Sangiuliano e della moglie

30 Ottobre, 2025
Riforma della giustizia: via libera del Senato alla separazione delle carriere, ecco cosa cambia
In evidenza

Riforma della giustizia: via libera del Senato alla separazione delle carriere, ecco cosa cambia

30 Ottobre, 2025
Paura nel rione Gescal di Nola: incendio in un appartamento al piano terra
Cronaca

Paura nel rione Gescal di Nola: incendio in un appartamento al piano terra

30 Ottobre, 2025
Cronaca

Spreco da 5,7 milioni alla SMA Campania: in sette a giudizio per acquisti online, Spotify e fatture doppie

30 Ottobre, 2025
Cercola: studenti, droga e armi. Controlli dei Carabinieri nelle scuole e un arresto a Ponticelli
Cronaca

Cercola: studenti, droga e armi. Controlli dei Carabinieri nelle scuole e un arresto a Ponticelli

30 Ottobre, 2025
Ponticelli, controlli a tappeto dei carabinieri: sanzioni e denunce
Cronaca

Ponticelli, controlli a tappeto dei carabinieri: sanzioni e denunce

30 Ottobre, 2025
Succ.
Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio

Omicidio Cepparulo: le dichiarazioni dei collaboratori Tommaso Schisa e del killer Antonio Rivieccio

Ultimi Articoli

Caso Boccia-Sangiuliano: la sintesi della storia che ha portato alle dimissioni del Ministro della Cultura

Carabinieri nella redazione di Anteprima24: sequestro preventivo dopo denuncia di Sangiuliano e della moglie

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Polizia Giudiziaria di Roma si sono presentati presso la redazione di Benevento del quotidiano online Anteprima24,...

Spalletti e l’addio al Napoli: «Lascio per mia figlia, ha bisogno di me»

Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

La Juventus ha scelto Luciano Spalletti come nuovo allenatore dopo l’esonero di Igor Tudor, dovuto a una serie negativa di...

Maltempo in arrivo per la festa: allerta in Campania per la “tempesta di Halloween”

Maltempo in arrivo per la festa: allerta in Campania per la “tempesta di Halloween”

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

La regione Campania si prepara a un peggioramento significativo delle condizioni meteo in concomitanza con la notte di Halloween: è...

Tecnologia delle macchinette nei giochi d’azzardo nell’arte e nella cultura napoletana moderna 

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

Nel centro di Napoli, si potrebbe dire che la tecnologia delle macchinette da gioco d’azzardo abbia preso una piega curiosamente nuova, sfociando quasi nel simbolico. A pensarci, questeapparecchiature hanno stravolto in parte lo scenario cittadino, finendo per modificare anche il modo in cui si vive la notte, mescolando qualcosa di tradizionale e, insieme, molto moderno. I dati – almenoquelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il 2023 – parlano di un’espansione notevole: più di 23.000 terminali attivi tra VLT e versioni classiche, solo in Campania.   Non...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?