Rosa Palma, 33 anni di Ponticelli, giovane mamma separata, era senza parente, ma aveva deciso di provare a guidare e ha investito e nel pomeriggio di sabato 22 aprile ha ucciso in retromarcia la figlia di sette anni, Aurora Napolitano, a Casalnuovo di Napoli. I magistrati della procura di Nola, che stanno coordinando le indagini dei carabinieri, stanno valutando la sua posizione e attendono anche i risultati dei test alcolemici e tossicologici che stabiliranno se era idonea alla guida al momento dell’impatto. Poi per lei scatterà una denuncia per omicidio stradale.
Poco dopo le 15, Rosa, la piccola Aurora e il compagno erano arrivati nel parcheggio di via Emilio Buccafusca a Casalnuovo da Ponticelli, il quartiere in cui vivono. Rosa voleva imparare a guidare da sola. Il compagno e la piccola sono scesi dall’auto e si sono piazzati dietro a distanza . Rosa si è messa alla guida dell’auto del compagno e invece di ingranare la prima ha messo la retromarcia e così ha investito uccidendo sul colpo la figlioletta e ha ferito lievemente il compagno che ha tentato anche di fermare quella folle corsa appoggiando le mani sul cofano e gridando.
Inutili i tentativi di soccorso e di rianimare la bimba. Le ferite erano troppo gravi. E cosi’, le prime persone arrivate sul posto, non sapendo cosa fosse accaduto e non immaginando che quell’auto ferma sul marciapiede fosse guidata dalla madre della bambina che l’aveva investita e ha sparso la voce che ci fosse un ‘pirata della strada’ che era scappato dopo l’investimento.
Ai carabinieri di Nola è servito un po’ di tempo per ricostruire la dinamica precisa e capire che la donna era la responsabile di quella morte. La salma della bambina é stata sequestrata e sarà sottoposta ad autopsia, e la donna sarà indagata per omicidio stradale.
La notizia della morte della bambina ha suscitato forte incredulità e commozione tra gli abitanti del quartiere Ponticelli.