Ennesimo agguato di camorra alle porte di Napoli. Intorno alle 16.30 di giovedì 2 marzo, in via Ravioncello, all’altezza del civico 120, un uomo è morto in un agguato di chiaro stampo camorristico.
La vittima, Pasquale Manna, classe 1964, originario di Casalnuovo di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, è stato raggiunto dai sicari mentre era a bordo di una Twingo bianca.
Secondo una prima ricostruzione, i sicari sarebbero entrati in azione mentre Manna era in auto nei pressi di un distributore di carburanti nel comune napoletano di Volla, al confine con il quartiere Ponticelli e sarebbe morto poco distante dal luogo in cui si è svolto l’agguato perchè avrebbe tentato la fuga, ma la gravità delle ferite riportate non gli avrebbero lasciato scampo e sarebbe quindi deceduto nella zona in cui è stato rinvenuto cadavere dai carabinieri che indagano sull’accaduto. Il corpo del 58enne era poco distante dall’auto, a riprova del fatto che abbia disperatamente tentato di fuggire, fino alla stregua delle forze.
Dalle prime ricostruzioni, diversi elementi emersi lascerebbero presagire che l’agguato odierno non sarebbe riconducibile alla dinamiche camorristiche ponticellesi, in quanto appare più verosimile che l’omicidio sia solo “sconfinato” a Ponticelli, in virtù dell’estremo tentativo compiuto da Manna di mettersi in salvo.
Un altro elemento tutt’altro che irrilevante sembra rafforzare questa tesi.
Secondo fonti investigative operanti sul territorio, Manna sarebbe una figura di primo ordine della malavita vollese, nonchè elemento di spicco del clan Veneruso, operante a Volla. Tornato in libertà dopo circa un decennio trascorso in carcere per associazione mafiosa ed estorsione, Manna avrebbe speso questo tempo per consolidare la sua posizione nell’ambito dello scacchiere camorristico vollese.