Edoardo Bennato, giovedì 29 giugno, al Belvedere di San Leucio a Caserta, nell’ambito dell’ottava edizione del festival diretto da Massimo Vecchione, in programma dal 10 giugno al 20 settembre 2023. Il festival Un’Estate da BelvedeREè organizzato da Lwr S.r.l. con la supervisione artistica di Ventidieci, in partenariato con il Comune di Caserta. I biglietti per lo show di Edoardo Bennato al Belvedere di San Leucio sono già disponibili sui circuiti ufficiali Ticketone e Go2.
Torna il cantastorie che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti, inneggiando alla forza umana delle persone comuni, senza mai dimenticare il più classico tra i sentimenti ispiratori di ogni Artista: l’Amore. Edoardo Bennato torna live con un concerto ad alto contenuto Rock&Blues proponendo i suoi brani più celebri e una selezione di nuove canzoni tratte dall’ultimo album ‘Non c’è’. Due ore di musica, video coinvolgenti e l’interazione con il pubblico, per un evento da vivere dall’inizio alla fine. Un’esperienza emozionale con i brani e le melodie che sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo a cui sarà difficile resistere; per ritrovare, attraverso il potere della musica, vibrazioni ed emozioni che fanno bene all’anima. Ad affiancarlo sul palco ci sarà la BeBand, la formazione storica che lo segue ormai da anni.
Musicista e cantautore italiano di Bagnoli, periferia di Napoli. Dopo una esperienza musicale trascorsa a Londra inizia a esibirsi come one-man-band suonando simultaneamente la chitarra, il kazoo e il tamburo a pedale producendo una propria e originale tendenza musicale direttamente influenzata dai grandi nomi del blues e del rock – come Neil Sedaka, Paul Anka, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Ray Charles ed Elvis Presley – e contaminata da accenti propri della musica mediterranea.
Il suo album di debutto è Non farti cadere le braccia, pubblicato nel 1973; nel 1977 con l’album Burattino senza fili diventa il primo artista italiano a realizzare video-clip e in seguito, grazie a un trionfale tour in giro per l’Italia, diviene il primo cantante nazionale a segnare gli 80 mila spettatori nel celebre stadio di San Siro a Milano; un evento che lo porterà a varcare i confini italiani con il primo tour europeo.
Tra gli innumerevoli successi ricordiamo in questa breve biografia la canzone ufficiale dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990 Un’estate italiana, cantata insieme a Gianna Nannini; brano che rimase nelle hit parade per 4 mesi.
Nel 2007 firma la colonna sonora del musical teatrale Peter Pan nella versione italiana; un incredibile successo di pubblico e critica che ha portato il cantautore a produrre una versione inglese delle celebri canzoni tratte dall’album Sono solo canzonette, progettando così una nuova versione teatrale in lingua inglese.
Nel 2010 escono due lavori discografici: un Lp completamente inedito dal titolo Le vie del rock sono infinite, nel quale è possibile ritrovare l’imprevedibilità e l’acuto sguardo osservatore dell’artista, e MTV Storytellers, una raccolta dei successi più noti ma anche di nuovi brani ri-arrangiati e cantati insieme ad artisti quali Morgan, Roy Paci, Giuliano Palma & The Bluebeaters, i Finley.
A fine ottobre 2015 esce Pronti a salpare, 14 brani inediti che riescono a fotografare con sarcasmo e ironia la società in cui viviamo. Il brano che da titolo all’album vince nel 2016 il premio Amnesty International.
Oggi, con all’attivo 28 album, Edoardo Bennato è ancora in piena fase creativa. Nel 2020, in pieno lockdown, realizza con il fratello Eugenio il brano La realtà non può essere questa, il cui ricavato è andato completamente all’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli. Nello stesso anno, a novembre, esce il suo ultimo album Non c’è : otto i brani inediti e quattordici canzoni di repertorio, che hanno reso Edoardo Bennato uno dei più grandi artisti della nostra musica.
Nel 2023, nella serata dedicata alle cover della 73° edizione del Festival di Sanremo, Edoardo Bennato si è esibito assieme a Leo Gassmann in un medley di sue canzoni che comprendeva il brano “A cosa serve la guerra“, tratta dall’album L’uomo occidentale (2003), e gli intramontabili classici “L’isola che non c’è” e “Il Rock del Capitano Uncino”, tratti dal disco Sono solo canzonette, pubblicato nel 1980 e rimasto nella memoria collettiva degli italiani.