L’intervento di manutenzione compiuto da Napoli Servizi nel Rione De Gasperi di Ponticelli ha concorso a ripristinare la normalità solo per qualche ora.
Un intervento necessario, così come denunciato nei giorni precedenti dal nostro giornale, per sventare seri pericoli: l’impianto idrico-fognario, soprattutto nella porzione di strada in prossimità del ponte della circumvesuviana, spesso va incontro a vistose fuoriuscite di acqua che si traducono in veri e propri stagni putridi e maleodoranti, alimentati da acqua corrente ed acque di scarico fecali.
Seppure l’ente addetto alla manutenzione dei plessi di edilizia popolare di proprietà del Comune di Napoli abbia provveduto ad effettuare un intervento che ha portato alla sostituzione delle tubature deteriorate, a meno di 24 ore di distanza, la situazione resta invariata.

Le immagini inviate alla nostra redazione dai residenti in zona documentano la rinnovata presenza di quello stagno d’acqua che impedisce il transito ai pedoni in quella porzione di strada, generatosi a poche ore dall’intervento di manutenzione e che in assenza di piogge e temprali, può essersi ricostituito solo grazie all’ennesima fuoriuscita dal tombino adiacente dell’acqua trasportata dalle tubature dell’impianto idrico e fognario. Un’arteria di tubi evidentemente obsoleta, forte di oltre 70 anni di attività. La presenza di un vero e proprio fiume che scorre sotto le viscere del rione, alimentato dalle plurime perdite che si rilevano in più punti del datato impianto idrico e fognario, non è affatto un segreto e allo stato attuale rappresenta una delle minacce più concrete che concorre a minare la stabilità ei 28 isolati costruiti del secondo dopoguerra e che, salvo qualche sporadico rattoppo circoscritto alle singole abitazioni, non sono mai andati incontro ad interventi di ristrutturazione utili a rinvigorirne lo stato di salute.
Oltre al danno, come spiegato nei giorni scorsi, gli abitanti del rione sono costretti a fare i conti anche con la beffa, in quanto il Comune di Napoli sta chiedendo la riscossione delle eccedenze: il pagamento delle ingenti perdite d’acqua che si registrano per via dei danni strutturali che interessano l’impianto idrico che conduce l’acqua corrente nel rione. Una richiesta di denaro che in alcuni casi arriva fino a 500 euro.
Un intervento, quello attuato di recente da Napoli Servizi, che altro non ha fatto che confermare la necessità di mettere in campo una soluzione tanto rapida quanto risolutiva per definire la “questione rione De Gasperi” in maniera efficace.