Si è spento a 78 anni Sergio Solli, attore napoletano scoperto da Eduardo De Filippo, apprezzato da Luciano De Crescenzo e poi lanciato verso la popolarità una volta riscoperto dalle grandi produzioni di cinema e TV.
La notizia della morte di Sergio Solli è stata data via social da Bruno Garofalo, già scenografo di Eduardo De Filippo: “Notizia triste per me e per chi lo conosceva… se n’è andato un altro pezzo di storia napoletana… un amico delle origini… non mi viene voglia di dire altro… Sergio Solli”.Solli nacque a Napoli il 19 novembre 1944 in una famiglia dei Quartieri Spagnoli. Il suo incontro con il palcoscenico fu un amore giovanile, ma fatale: da ragazzo faceva il parrucchiere per signore e coltivava l’hobby del teatro lavorando saltuariamente presso una compagnia teatrale.
Un giorno un amico gli fece conoscere Eduardo De Filippo, che lo prese sotto la sua ala e lo fece recitare nelle sue commedie. Da lì in poi l’hobby divenne professione e la carriera di Solli crebbe di pari passo all’apprezzamento del pubblico.Fra le commedie eduardiane alle quali Solli prese parte si ricordano ‘De Pretore Vincenzo‘ del 1976, ‘Gli esami non finiscono mai‘ dello stesso anno, ‘Natale in casa Cupiello‘ del 1977, ‘Le voci di dentro‘ del 1978 e ‘Il sindaco del rione Sanità‘ del 1979.
Fra le più recenti apparizioni cinematografiche di Sergio Solli si ricordano la partecipazione a ‘Smetto quando voglio‘ (2014), al seguito ‘Smetto quando voglio – Ad honorem‘ (2017) di Sydney Sibilia e a ‘To Rome with Love‘ di Woody Allen in cui Solli interpreta Roberto, l’autista di Leopoldo.Per la TV fra le ultime apparizioni di Solli si ricordano la miniserie ‘Romanzo siciliano‘ del 2016, ‘Le mani dentro la città‘ del 2014 e ‘Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?’ del 2012