Inaugurata lo scorso 23 gennaio a Roma, nel quartiere di San Basilio, la palestra fortemente voluta da Don Antonio Coluccia, prete salentino sotto scorta da diversi anni per la perenne attività di contrasto alle mafie che quotidianamente conduce nei quartieri della periferia capitolina e non solo, dove imperversa il business della droga che seguita a costituire una concreta minaccia per tanti giovani. E proprio per dare un’alternativa concreta ai ragazzi che vivono in una delle tante realtà nelle quali l’impegno del cosiddetto “prete-antispaccio” si è intensificato negli ultimi anni ha preso il via un progetto importante, finalizzato ad avvicinarli alla cultura della legalità attraverso lo sport. Armato di megafono, Don Antonio combatte la criminalità attraverso il Vangelo: recita il Rosario e incita gli spacciatori a cambiare vita. Un impegno per il quale è stato insignito del titolo di “poliziotto ad honorem”.

Alla cerimonia inaugurale della “palestra della legalità-Opera Don Giustino”, in via Carlo Tranfo 28/30, hanno partecipato il presidente di SeS, Vito Cozzoli, il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, insieme al capo della Polizia, Lamberto Giannini, all’assessore capitolino allo Sport Alessandro Onorato e al presidente delle Fiamme Oro, Francesco Montini.

La struttura, secondo il protocollo di intesa siglato la scorsa primavera da SeS con il Ministero dell’Interno, verrà gestita dalle Fiamme Oro della Polizia in una zona dove la criminalità controlla ampie fette di territorio.
Nel corso della cerimonia inaugurale sono state presentate le iniziative “Sport in Carcere”, “Sport di Tutti – Quartieri”, “Sport di Tutti – Inclusione” e “Sport nei Parchi”: progetti sociali e bandi pubblici promossi da Sport e Salute e del Dipartimento per lo Sport. L’obiettivo è quello di affermare l’attività sportiva e un corretto stile di vita come diritto di tutti, specialmente nelle aree disagiate e nei contesti più difficili.

Lo spazio che accoglie la palestra è stato oggetto di intervento di ripristino a seguito di un progetto presentato dall’Associazione Opera Don Giustino Onlus, per un importo complessivo pari ad €220.000,00 finanziato grazie al fondo “Sport e Periferie”. Malgrado le plurime minacce ricevute, Don Antonio Coluccia non si è mai lasciato scoraggiare ed è così riuscito a centrare il secondo importante obiettivo della sua vera e propria “missione”.
Già da diversi anni, infatti, Don Antonio Coluccia ha fondato l’Opera di Don Giustino Onlus, un’organizzazione no-profit impegnata concretamente nella lotta contro le povertà e l’esclusione sociale, all’accoglienza di poveri, emarginati, persone senza fissa dimora.