• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
sabato, 13 Settembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Giuseppe Di Matteo: il coinvolgimento di Matte Messina Denaro nella morte del bambino sciolto nell’acido

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
16 Gennaio, 2023
in Cronaca, In evidenza
0
Giuseppe Di Matteo: il coinvolgimento di Matte Messina Denaro nella morte del bambino sciolto nell’acido
Share on FacebookShare on Twitter

Fra i crimini più efferati legati al nome del boss Matteo Messina Denaro, arrestato dopo 30 anni di latitanza il 16 gennaio 2023, spicca l’omicidio del 12enne Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido nel 1996.

ADVERTISEMENT

Il bambino fu rapito da un gruppo di criminali il 23 novembre 1993, su ordine di Giovanni Brusca, allora latitante e Matteo Messina Denaro. L’obiettivo era quello di convincere il padre del bambino, Santino, ex mafioso diventato collaboratore di giustizia, a ritrattare le dichiarazioni rese alla magistratura.

L’11 gennaio 1996, dopo 799 giorni di prigionia, il bambino viene strangolato e il suo corpo sciolto nell’acido. 

Il rapimento avvenne mentre il piccolo Giuseppe si trovava in un maneggio di Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo. Secondo quanto raccontato da Gaspare Spatuzza, pentito poi condannato per il sequestro che ha raccontato i dettagli della vicenda, gli uomini mandati da Brusca si travestirono da poliziotti per ingannare il bambino facendogli credere di potergli far incontrare il padre, in quel periodo sotto protezione lontano dalla Sicilia.

Non appena i familiari si rende conto che il bambino era sparito, iniziarono le ricerche a tutto campo che includono anche gli ospedali, ma l’1 dicembre la famiglia riceve un biglietto con scritto “Tappaci la bocca” e due foto del bambino che teneva in mano un quotidiano del 29 novembre 1993: a quel punto il quadro è chiaro. La sparizione del bambino è legata alle rivelazioni che Santino Di Matteo sta facendo sulla strage di Capaci e sull’uccisione dell’esattore Ignazio Salvo. Quasi due settimane dopo, la madre di Giuseppe denuncia la scomparsa del figlio, e la sera stessa arriva a casa del padre di Santino un altro messaggio: “Il bambino lo abbiamo noi e tuo figlio non deve fare tragedie”.

Durante la prigionia il bambino fu spostato varie volte tra il Trapanese e l’Agrigentino, fino al 1995 quando viene rinchiuso in un casolare nelle campagne di San Giuseppe Jato. Il padre, dopo una iniziale titubanza, decide di non piegarsi al ricatto e di continuare a collaborare con la giustizia. La sera dell’11 gennaio 1996, quando Brusca sente in televisione di essere stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Ignazio Salvo, ordina l’omicidio del piccolo Giuseppe, che viene strangolato e poi sciolto nell’acido.

Per l’omicidio di Giuseppe Di Matteo il 16 gennaio 2012 sono stati condannati all’ergastolo, nel quarto processo sulla morte del bambino, il boss trapanese Matteo Messina Denaro e il boss Giuseppe Graviano – tra i mandanti del sequestro insieme a Brusca – Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e Salvatore Benigno, gli uomini del commando che ne curarono le fasi organizzative. Il 18 marzo 2013 le condanne sono state confermate anche in appello. Determinanti nel ricostruire le responsabilità dei capi di Cosa Nostra in riferimento all’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, che nello stesso processo è stato condannato a 12 anni.

I processi sulla morte di Giuseppe Di Matteo hanno portato a decine di condanne, tra cui anche quelle di Cristoforo Cannella, alla guida dell’auto sulla quale venne caricato il bambino al momento del rapimento, e Benedetto Capizzi, il boss che indicò il luogo dove lasciare il piccolo dopo il sequestro.

ADVERTISEMENT
Prec.

La storia di Matteo Messina Denaro: dalla latitanza all’arresto

Succ.

Allerta meteo arancione in Campania: a Napoli scuole, parchi e cimiteri chiusi

Può interessarti

San Giorgio a Cremano: zainetti e pannolini rubati in una scuola, 41enne arrestato dai Carabinieri
Cronaca

Napoli, anziano legato e rapinato in casa da finti corrieri: due arresti a Fuorigrotta

12 Settembre, 2025
San Giovanni a Teduccio: 2 pusher arrestati dai carabinieri
Cronaca

“Stesa” nel periodo pasquale: rottura della pax mafiosa a San Giovanni a Teduccio. Due arresti

12 Settembre, 2025
Un nuovo amore sancisce la nascita dell’alleanza tra i Formicola e i D’Amico di Ponticelli
Cronaca

Ponticelli: la separazione tra Tonino Fraulella e ‘a cipolla sancisce la rottura tra i D’Amico e le Scarallo

11 Settembre, 2025
Terremoto Amatrice, i vigili urbani di Napoli donano 18mila euro
Cronaca

Ponticelli, sequestrata discarica abusiva

11 Settembre, 2025
«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero
In evidenza

«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero

11 Settembre, 2025
Casamicciola Terme: Carabinieri interrompono serata abusiva, lido sequestrato e imprenditrice denunciata
Cronaca

Aggressione e rissa in centro accoglienza nel napoletano: denunciate tre persone

11 Settembre, 2025
Succ.
Maltempo, allerta meteo arancione di 24 ore in Campania

Allerta meteo arancione in Campania: a Napoli scuole, parchi e cimiteri chiusi

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Napoli, la nuova stazione della metro Monte Sant’Angelo firmata da Anish Kapoor

Napoli, la nuova stazione della metro Monte Sant’Angelo firmata da Anish Kapoor

di Redazione Napolitan
12 Settembre, 2025
0

Unire funzionalità e bellezza, trasporto pubblico e arte contemporanea. È questa la filosofia delle "Stazioni dell'Arte" di Napoli, che da...

Porchetta, Pancetta e Arrosti: Differenze e Tradizioni Regionali

Porchetta, Pancetta e Arrosti: Differenze e Tradizioni Regionali

di Redazione Napolitan
12 Settembre, 2025
0

La tradizione culinaria italiana è ricca di specialità che raccontano storie, territori e antiche tecniche artigianali.  La porchetta, la pancetta...

Da Ponticelli ad Acciaroli per spacciare droga nella terra di Angelo Vassallo

Fondazione Pol.i.s. e Associazione Emergenza Legalità parte civile nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo

di Redazione Napolitan
12 Settembre, 2025
0

Il prossimo 16 settembre, alle ore 9.00, presso il Tribunale di Salerno, la Fondazione Pol.i.s., istituita dalla Regione Campania per...

Napoli: ‘Le Regine, le Dimenticate, le Ribelli e le Altre’ – I edizione

Napoli: ‘Le Regine, le Dimenticate, le Ribelli e le Altre’ – I edizione

di Redazione Napolitan
12 Settembre, 2025
0

Ci sono donne che hanno cambiato la storia, anche quando la storia si è dimenticata di loro.La prima edizione de...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?