L’indirizzo marchiato con una bomboletta spray sulle pareti di un rudere fatiscente è diventata l’immagine iconica dell’abusivismo che dilaga in via San Michele, 20 a Ponticelli.
Un indirizzo, una vicenda, finiti nel mirino delle forze dell’ordine dallo scorso 18 settembre quando la disputa in atto tra gli eredi dell’abitazione in cui viveva una donna deceduta è sfociata in un tentato omicidio.
Non potendosi rivolgere a un notaio, trattandosi di un immobile che non può definirsi di proprietà della donna deceduta in quanto occupato abusivamente, i tanti eredi hanno dato il via ad un’accesa disputa per arrogarsi arbitrariamente il diritto di accaparrarsi l’appartamento. Una disputa dove prevale la logica del più forte, così come comprovano le risse avvenute nei mesi scorsi.
Tutto ha avuto inizio la sera di domenica 18 settembre, quando il più violento degli eredi, il pregiudicato M.A., non si è fatto scrupoli a colpire più volte con un bastone una parente che gli ha impedito di occupare in maniera coatta l’abitazione oggetto del contenzioso familiare. In quella circostanza, per sventare il peggio, i residenti in zona hanno allertato le forze dell’ordine.
I militari non riuscirono a bloccare l’uomo che fuggì prima dell’arrivo dei carabinieri. La zia, terrorizzata dall’idea che il nipote potesse fare ritorno nel rudere per aggredirla nuovamente, da quella sera ha abbandonato la sua abitazione e ha fatto perdere le sue tracce. Ciò non è bastato a tranquillizzare i residenti in zona, più volte minacciati da M.A. che non ha gradito l’interferenza dei carabinieri nel corso della serata di domenica 18 settembre e che pertanto, nei giorni successivi, ha intimato alle famiglie che vivono lì di guardarsi bene dal seguitare ad intromettersi, se non vogliono subire delle pesanti ritorsioni. I precedenti penali dell’uomo sono noti, al pari della sua indole violenta ed aggressiva, motivo per il quale, in via San Michele, 20 regna la paura, ormai da quasi un mese.
In questo clima, lo scorso venerdì 7 ottobre, intorno alle 12, si è consumata l’ennesima rissa brutale in strada. “Gli eredi” che mirano ad impadronirsi di quell’abitazione se le sono date di santa ragione, sotto gli occhi attoniti ed ammutoliti dei residenti in zona che non hanno allertato le forze dell’ordine, proprio perché temono di finire invischiati in quel contenzioso che, di giorno in giorno, s’incattivisce sempre di più.
In quel clima, M.A. aveva avviato alcuni lavori di edilizia in maniera arbitraria e senza alcuna autorizzazione. Lavori che s’interruppero bruscamente in seguito alla pubblicazione di alcuni articoli in cui si dava risalto alla vicenda, ma che sono regolarmente ripresi di recente, poco dopo capodanno.
Contattata dalla nostra redazione, la polizia municipale di Barra-San Giovanni ha reso noto che la segnalazione è già stata presa in carico nei mesi precedenti ed è già stata inoltrata all’autorità giudiziaria e una volta ultimato l’iter burocratico, i caschi bianchi provvederanno a rendere esecutivo l’intervento utile al ripristino della legalità.