Aniello Giordano, 63enne sottoufficiale di polizia in pensione pensione dal 1983, il 17 dicembre del 1987, si trovava nel mobilificio “2P” di Torre del Greco per comprare un salotto da regalare al figlio, convolato a nozze da pochi giorni. Resta ferito in un agguato che scaturì dall’irruzione di due malviventi armati nel negozio, mentre un terzo complice era all’esterno per fungere da vedetta. Il bersaglio dei sicari era il 33enne Pasquale Polese, finito nel mirino dei clan locali per essersi rifiutato di assecondare una richiesta estorsiva. Un affronto che i sicari avevano deciso di punire assassinando il 33enne, ma la raffica di proiettili ferisce anche altre tre persone: il cognato 36enne del titolare e un dipendente del negozio di 48 anni, oltre ad Aniello Giordano, le cui condizioni appaiono immediatamente più grave rispetto a quelle degli altri due feriti.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Maresca di Torre del Greco, il 63enne muore tre giorni dopo.
In quegli anni, i clan operanti a Torre del Greco sono i Gargiulo e i Galliano: secondo gli inquirenti quell’agguato così eclatante era un’azione dimostrativa voluta per spaventare i commercianti ed indurli a pagare il pizzo. Gli autori di quell’agguato, malgrado le indagini degli inquirenti, non sono mai stati identificati.