Correva l’anno 1991 quando, il 20 dicembre, debuttava sul grande schermo “Pensavo fosse amore invece era un calesse”, film di Massimo Troisi con le musiche di Pino Daniele.
Vincitore di due Nastri d’Argento e un David di Donatello, il penultimo film del compianto attore napoletano è un’amara riflessione sull’amore.
Tira e molla di sentimenti a Napoli tra Cecilia, libraia, interpretata da una splendida Francesca Neri e Tommaso, proprietario di un ristorante. Intorno a loro, altri personaggi in crisi.
In questa storia Tommaso e Cecilia sono una coppia innamorata che sta convolando a nozze, ma i dubbi e l’ossessione di venir feriti mina il loro rapporto alla base. Tommaso e Cecilia si lasciano, prendendo strade diverse. Cercano di rifarsi una vita ma annaspano nei loro errori, perché sono ancora dipendenti l’uno dall’altra, e su questa situazione Troisi, sceneggiatore e regista, sviluppa le storie comiche dei personaggi secondari: su tutti quella di Amedeo, ruolo che ai David di Donatello del 1992 fece vincere all’attore Angelo Orlando il premio come miglior attore non protagonista, o quello di Enea, interpretato da un bravo Marco Messeri.
Nel finale si ritorna crudelmente al punto d’inizio: Tommaso e Cecilia cedono ai loro bisogni e decidono di sposarsi, ma il giorno delle nozze Tommaso confida a un’indovina di non amare più Cecilia perché uomo e donna non sono fatti per il matrimonio, e affermando che la sposerà comunque.
Qual è il significato del film e del suo enigmatico titolo? La risposta la diede lo stesso Massimo Troisi in un’intervista dopo l’uscita del film.
“Perché calesse?…Si possono trovare tante cose con il calesse: si va piano, si va in uno, si va in due, ci sta pure il cavallo…Quando non è più amore ma calesse, bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza fare male”.
L’idea di Troisi è abbastanza chiara: l’amore è spontaneità e non deve essere confuso con la passione di coppia o il matrimonio. Se potete recuperate questo film fatelo così da ridere e riflettere grazie alla genialità di uno dei più importanti attori italiani di sempre.
Il film registrò un immediato successo al botteghino di oltre 15 miliardi di lire.
In occasione del film “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”, Pino Daniele scrisse per Troisi la canzone “Quando”, brano tra i più celebri del suo repertorio.