Il comune napoletano di Volla rischia di perdere la stazione dei carabinieri, unico presidio di legalità e sicurezza presente sul territorio.
Sullo stabile che accoglie la caserma in via Caduti di Nassiriya, 10 pende un provvedimento di sfratto esecutivo: il proprietario dell’edificio aveva avanzato una richiesta di adeguamento del canone della locazione, ma l’accordo con il Ministero dell’Interno non ha sortito gli effetti sperati. Una richiesta inascoltata che ha avviato l’iter burocratico che ha portato allo sfratto della caserma, che attualmente ospita quindici carabinieri con le rispettive famiglie.
L’ordinanza di sfratto, emessa dal Tribunale di Nola già nell’ottobre 2020, è scaduta a settembre dello scorso anno. Ma da allora nessuna soluzione concreta è stata trovata, il contratto scaduto circa quattro anni fa non è stato più rinnovato. Il proprietario ha perfino subito un taglio del canone di locazione stabilito in contratto a causa della spending review.
Volla si vede costretta a fronteggiare la concreta possibilità che di qui a poco il comune si ritrovi orfana della propria stazione dei carabinieri. Motivo per il quale il prossimo mercoledì 21 dicembre, alle ore 9, proprio all’esterno di quella che è destinata ad essere ancora per poco la sede della stazione dei carabinieri di Volla, si svolgerà una manifestazione civica, promossa dall’amministrazione locale, capeggiata dal sindaco Giuliano Di Costanzo. Un sit in voluto per sottolineare l’importanza del presidio, necessario in un comune dove, soprattutto di recente, la criminalità ha fatto sentire in maniera eclatante la sua presenza.
Appena due mesi fa, il 24 ottobre, nel parcheggio dell’area di ristoro “In Piazza”, in via Monteoliveto, veniva assassinato il 22enne Alessio Bossis, figura di primo ordine della malavita ponticellese. I sicari entrarono in azione nel tardo pomeriggio, sprezzanti della presenza dei civili, per portare a compimento un agguato di chiara matrice camorristica. Senza tralasciare l’arsenale di droga ed armi rinvenuto pochi giorni fa in casa di un insospettabile vollese, un commerciante incensurato. Sono solo gli ultimi atti di una serie di episodi che sottolineano la necessità di preservare un presidio delle forze dell’ordine sul territorio.
Volla conta più di 25mila abitanti distribuiti in 6,2 chilometri quadrati e registra la consolidata presenza dei Veneruso-Rea, clan saldamente radicato in quel comune, oltre che di diversi focolai camorristici. Inoltre, la vicinanza geografica con il quartiere Ponticelli, così come conferma l’agguato in cui ha perso la vita Bossis, di per sé concorre a delineare uno scenario tutt’altro che trascurabile, al pari della relativa vicinanza con i comuni dell’area nord di Napoli come Casalnuovo, Casoria, Afragola, Casavatore, realtà parimenti concitate sul versante camorristico.
Non è meno rincuorante la situazione sul fronte criminalità ordinaria: in plurime occasioni Volla è stata teatro di liti violente tra giovanissimi sfociate nel sangue, ultimo solo in ordine cronologico il ferimento del 16enne, accoltellato mentre era in compagnia degli amici. I tanti luoghi di ritrovo che fungono da attrattiva per i giovani del posto fanno registrare un’elevata presenza di baby gang; inoltre, furti e rapine si registrano con una certa frequenza.