Ci stiamo accingendo a salutare il 2022 per entrare nell’anno che verrà: il 2023. Un anno che, tra buoni propositi e speranze, si spera sia ricco di soddisfazioni per ognuno di noi. Ma un dato è certo. Il prossimo anno sarà ricchissimo di giorni di vacanza, in quanto sono previsti numerosi ponti che potranno essere goduti da molti lavoratori senza la necessità di richiedere giorni di ferie.
2023: l’anno dei ponti senza ferie
Ma quanti sono per la precisione questi giorni di vacanza? Facendo un rapido calcolo essi dovrebbero ammontare a poco più di un mese complessivo: 32 giorni per la precisione. Essi, poi, con pochi giorni di ferie salirebbero addirittura a 36, in quanto, se abbinate al momento giusto, queste permetterebbero di estendere ancor di più i giorni di vacanza a disposizione nel 2023. Ma andiamo nel dettaglio, perchè la lunga maratona di ponti inizia già durante queste vacanze di Natale. L’Epifania, che tutte le feste dovrebbe portarsi via, nel 2023 lo farà un po’ più con calma del solito, in quanto il 6 gennaio cade di venerdì: grazie Befana! Poi, bisognerà attendere Pasqua.
Nella seconda festa comandata per eccellenza, infatti, in molti avranno modo di godersi un bel weekend lungo, comprensivo di sabato, domenica e lunedì dell’Angelo, ossia la Pasquetta della gita fuoriporta per la quale gli italiani hanno speso circa 1.8 miliardi di euro nel 2022. Calendario alla mano parliamo di 8, 9 e 10 aprile. Per le scuole e le aziende che concedono i ponti, poi, anche il 25 aprile rappresenterà occasione di riposo, venendo questo di martedì e consentendo varie chiusure il lunedì 24. Il tutto con sabato e domenica antecedenti la festività.
Dopo l’edizione 2022, la Festa dei Lavoratori (1° maggio) tornerà a cadere di feriale, per la precisione di lunedì, mentre il 2 giugno regalerà un fine settimana lungo, essendo previsto di venerdì. Arrivando all’estate, Ferragosto potrebbe dare origine all’ennesimo ponte, dato che si celebra di martedì nel 2023. Da quel momento bisognerà attendere novembre, con Ognissanti che consentirà di staccare la spina per un giorno in mezzo alla settimana (mercoledì 1° novembre). Meglio va per l’Immacolata, che cadrà di venerdì, mentre il vero maxi ponte si avrà a Natale, con 25 e 26 che cadranno rispettivamente di lunedì e martedì.
Ponti 2023: dove andranno gli italiani?
Ma con tutti questi giorni di vacanza e ponti annessi, dove potrebbero andare gli italiani per sfruttarli al meglio? Partiamo da alcuni numeri. Il 54% degli intervistati di una recente indagine a tema ha dichiarato di aver già programmato un viaggio nel 2023, con il 51% di essi pronto a rimanere dentro i confini Europei, mentre solo il 25% si spingerà in un’avventura a lungo raggio. Questo perché la crisi economica attuale non frena la voglia di viaggiare, ma non consente l’organizzazione di viaggi eccessivamente dispendiosi. Per tale motivo, molti restano nell’ambito del Continente, se non addirittura in Italia, ma se non si ha la giusta liquidità per affrontare i diversi viaggi, non bisogna scoraggiarsi. Ci sono diverse modalità per reperire denaro, ad esempio richiedendo un piccolo prestito personale, affidandosi a realtà del settore bancario online, come Younitedcredit, per citare una delle diverse opzioni a disposizione. Questi ultimi sono piuttosto utili in termini di tempistiche in quanto permettono di evitare le lunghe file in banca e spendere questo tempo per organizzare al meglio il proprio viaggio. Specialmente quelli in Italia, che torna ad essere la meta preferita per le vacanze. In particolar modo regnano due regioni, Toscana e Umbria, che raccolgono rispettivamente il 40% e il 15%.
La motivazione principale? La voglia di scoprire cosa il Belpaese ha da offrire a livello gastronomico, oltre che paesaggistico ed artistico. Vanno forti anche le Isole, specialmente tra chi ha pensato di partire sfruttando, magari, il ponte del 2 giugno o quello di Ferragosto. Per chi, invece, volesse travalicare i confini italici, le preferenze maggiori ricascano su Francia e Spagna. Più staccate Inghilterra e Germania. Tra le mete a lungo raggio, infine, dominano la scena Stati Uniti e Sol Levante. Tra le cause che spingono gli italiani a viaggiare all’estero, sia con mete relativamente vicine, che lontane, c’è il fenomeno del “Revenge Travel”, ossia il viaggio della rivincita. Questo desiderio di rifarsi, infatti, nasce nei viaggiatori dalla voglia di riscoprire il piacere di organizzare un viaggio a chilometri di distanza da casa dopo averlo dovuto annullare o riprogrammare per anni a causa della pandemia da Covid-19. Ora che le restrizioni sono al minimo storico in quasi tutti i paesi, certamente l’occasione è troppo ghiotta da non sfruttare a dovere.