Molti di noi conoscono bene il congelatore a pozzetto: un elettrodomestico indispensabile in cucina, che ci permette di conservare gli alimenti congelati. Ma quanti sanno qual’è la differenza tra surgelato, congelato e refrigerato? In questo articolo vi spiegheremo tutto quello che c’è da sapere su questi tre termini.
Refrigerati: quali sono?
Per gli alimenti refrigerati è più facile: sono quelli che sono stati raffreddati a temperature comprese tra 4-8°C (39-46°F). Questi alimenti non devono essere conservati nel congelatore, bensì nel frigorifero o nella sezione refrigerata del supermercato. Esempi di alimenti refrigerati sono: i prodotti lattiero-caseari freschi come formaggi, yogurt e latte, oltre a salumi, pesce, dolci e alcune insalate.
Quando, invece, parliamo di alimenti congelati o surgelati, ci riferiamo al risultato di una tecnica che prevede un drastico abbassamento della temperatura, al fine di preservare il cibo il più possibile. Tuttavia, spesso c’è confusione tra questi due termini, poiché tendono ad essere usati in modo intercambiabile. Per capire la differenza tra congelato e surgelato, è importante considerare la rapidità con cui le temperature scendono sotto lo zero e i requisiti di conservazione necessari per i diversi tipi di alimenti una volta tornati a temperatura ambiente. In definitiva, questo determinerà quali metodi impiegare per conservare efficacemente gli alimenti, assicurando che la loro qualità rimanga intatta.
Cibi congelati: che significa?
La congelazione è un metodo di conservazione degli alimenti che consiste nel sottoporre un alimento a temperature inferiori allo zero, che vanno da -7°C a -12°C e fino a -18°C per carne e pesce. Questo provoca la formazione di grandi cristalli di ghiaccio, riducendo alcuni valori organolettici e nutrizionali quando il prodotto viene scongelato. Il congelamento consente una durata di conservazione più lunga rispetto alla normale refrigerazione, anche se è meglio non conservare gli alimenti congelati oltre i quattro mesi. Per tenere traccia delle date e delle temperature di congelamento, si possono utilizzare sacchetti per il congelamento o aggiungere etichette alle confezioni.
Surgelato: che vuol dire?
La surgelazione è un processo industriale rapido ed efficiente che porta gli alimenti a -18°C in breve tempo. Questo metodo consente di conservare a lungo termine gli ingredienti preparati o crudi, preservandone le proprietà nutrizionali e organolettiche; grazie al rapido processo di raffreddamento, si formano cristalli microscopici che non influiscono sulla composizione chimica degli alimenti. Per questo motivo, gli alimenti surgelati possono essere un’ottima sostituzione dei prodotti freschi, se conservati a temperature inferiori a -18°C.
Questo concetto ha portato all’implementazione della Direttiva UE 89/108/CEE in Italia con il Decreto Legislativo n. 100 del 1992: esso definisce alcuni parametri che devono essere rispettati. I requisiti legali per gli alimenti da consumare sono severi: devono essere sani, in buone condizioni igieniche, di qualità merceologica adeguata e necessariamente freschi. Di conseguenza, la frutta, la verdura, la carne e il pesce congelati possono essere considerati idonei al consumo solo se soddisfano questi criteri quando sono congelati.
Metodi di conservazione
È importante notare che ogni tipo di alimento abbia dei requisiti di conservazione specifici e bisogna sempre leggere attentamente la confezione prima dell’acquisto. Gli alimenti surgelati possono generalmente durare mesi, se conservati correttamente; quelli refrigerati dovrebbero essere consumati entro una settimana, mentre quelli congelati devono essere consumati entro due settimane. I congelatori a pozzetto sono unità specializzate che mantengono gli alimenti a una temperatura e a un livello di umidità ottimali, per preservarne la qualità e l’integrità fino al momento dell’utilizzo o del consumo.