Nel pomeriggio del 17 novembre del 1981, nelle campagne di San Sossio in una tenuta di Villa Literno, sono stati trovati i cadaveri di Michele Borriello, 24 anni, residente a Napoli, sposato e padre di due figlie, e Raffaele Terracciano, 29 anni, pregiudicato.
L’autopsia ha rivelato che Michele Borriello è stato colpito di spalle ad un braccio e alla schiena ed è morto dopo una lunga agonia per dissanguamento, mentre Raffaele Terracciano è stato ucciso con tre colpi alla nuca.
Le indagini ruotano intorno alla faida interna al clan dei Mazzoni.
I carabinieri della campagna di Aversa hanno ricostruito la dinamica del delitto. Gli assassini, molto probabilmente quattro, si sarebbero nascosti nella cunetta dell’alveo Divino Amore nei pressi del piccolo ponte che porta nel fondo Marchesa I, dove appunto si trovava la fattoria del Terracciano.
I sicari entrarono in azione sicuramente per uccidere Raffaele Terracciano, mentre Michele Borriello fu assassinato perchè aveva assistito all’agguato e gli esecutori del delitto decisero di disfarsi anche di quel testimone scomodo. Molto probabilmente si trovava nelle campagne di Villa Literno per una gara di tiro a piattello.