Nuovo crollo al cimitero napoletano di Poggioreale. A cedere, all’interno della congrega della Resurrezione, nella “zona degli Illustri”, la facciata con i loculi marmorei. Il cedimento è avvenuto all’altezza del cancello Balastrieri che si trova poco dopo l’ingresso del forno crematorio. Le bare, circa una decina, sono sospese nel vuoto.
Un episodio avvenuto dieci mesi dopo un altro crollo: era il 5 gennaio 2022, quando la zona vicina al cantiere della Metropolitana venne meno. Quella vicenda era subito finita anche all’attenzione della Procura della Repubblica di Napoli che, oltre a provvedere al sequestro, aveva notificato venti avvisi di garanzia a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti nella vicenda.
“Sgomenti e impotenti guardiamo a cosa è accaduto al Cimitero di Poggioreale, appena riaperto, con il crollo della congrega della Resurrezione. Anni di storia e di memoria della città di Napoli cancellati – con ogni probabilità – dalla sufficienza umana. Non sappiamo cosa stia accadendo per certo, ma siamo ormai convinti che ogni giorno che passa si mette a rischio un altro pezzo di questo luogo e, di conseguenza, di questo popolo. Vedere a distanza di pochi mesi dall’ultimo scandaloso crollo le stesse scene e addirittura più raccapriccianti – come le bare sospese tra le macerie – ci fa sanguinare il cuore, come napoletani e come operatori del settore che da sempre immaginano per Poggioreale una sorte differente, date le potenzialità che nulla hanno da invidiare a Père-Lachaise o Highgate. Chiediamo risposte rapide e certe, e che le Istituzioni facciano immediatamente tutto quello che è in loro possesso per arginare questo scempio immane”.
Queste le affermazioni di Gennaro Tammaro, segretario generale Assofuneral, apprendendo del crollo che in queste ore ha “tirato giù” una enorme parte della Congrega di Gesù Risorto nel cimitero di Poggioreale (Napoli).