In perenne aumento i casi di ipoacusia, ovvero, l’incapacità, parziale o totale, di percepire un suono in una o entrambe le orecchie. Alcune persone nascono con un deficit uditivo, mentre altre possono svilupparlo gradualmente con l’avanzare dell’età o conseguenzialmente a malattie o traumi fisici. Alcuni studi recenti, infatti, associano la perdita d’udito alle cure post-tumorali, come chemioterapia e radioterapia.
Seppure la medicina di recente abbia compiuto notevoli passi in avanti che consentono di studiare in maniera sempre più approfondita l’apparato uditivo, spetta sempre al paziente attivarsi in maniera celere, non appena riscontra i primi disturbi per consentire una diagnosi precoce.
Perdita dell’udito: come riconoscere i sintomi
Per comprendere quali possano essere le motivazioni che portano ad un’ipoacusia temporanea o meno, devono essere presi in considerazioni diversi aspetti. L’ereditarietà e l’esposizione cronica a rumori forti, ad esempio. sono annoverati tra i principali fattori che contribuiscono alla perdita di udito nel corso del tempo. Altri fattori, invece, possono essere correlati alla perdita temporanea dell’udito, come la presenza di corpi estranei nel condotto uditivo o la formazione di un tappo di cerume, come conseguenza diretta di una scarsa o scorretta igiene dell’orecchio.
In ogni caso, solo una diagnosi da parte di un medico qualificato può consentire di determinare la gravità del problema all’udito. Il medico o uno specialista possono consigliare l’adozione di una serie di misure per migliorare i problemi di tipo conduttivo, ma in alcuni casi è impossibile prevenire o curare l’ipoacusia.
Lieve, moderata o grave: le caratteristiche della perdita d’udito
La perdita di udito può essere lieve, moderata, grave o profonda. Il livello di ipoacusia in una persona è determinato eseguendo un test dell’udito per determinare il suono, misurato in decibel (dB), più basso che il paziente è in grado di sentire.
Nel caso dell’ipoacusia lieve si rileva una blanda perdita dell’udito che comporta disagi e fastidi minimi.
Quando è necessario ricorrere agli apparecchi acustici
L’ipoacusia moderata porta il paziente ad avere difficoltà tali da indurlo a ricorrere all’utilizzo di apparecchi acustici.
Si parla di ipoacusia grave nel caso di persone completamente sorde e che pertanto hanno bisogno di utilizzare alcune forme di comunicazione alternativa, come utilizzare il linguaggio dei segni, oltre ad avvalersi dell’utilizzo di un apparecchio acustico.
Infine, la sordità o ipoacusia profonda si riferisce a soggetti che sono completamente incapaci di sentire un suono e che nella maggior parte dei casi possono trarre beneficio utilizzando un impianto cocleare.