La camorra torna a sparare a Ponticelli. Nel pomeriggio di venerdì 16 settembre, ancora una volta in via Carlo Miranda, due persone sono state ferita da colpi d’arma da fuoco.
Trasportati al pronto soccorso del vicino Ospedale del Mare, i due feriti non sono in pericolo di vita, in quanto attinti da colpi d’arma da fuoco alle gambe e a breve saranno sottoposti ad intervento chirurgico.
Una gambizzazione, dunque, un avvertimento, indirizzato a due ex personaggi di spicco della malavita ponticellese: Bruno Esposito, detto ‘o moschino, 43enne fratello di Giuseppe Esposito detto ‘o maccarone e cugino dei Sarno, ex boss di Ponticelli, oggi collaboratori di giustizia, e Salvatore Castellano che di anni ne ha 42 ed è il nipote di Bruno Esposito, in quanto figlio della sorella di quest’ultimo.
Entrambi furono arrestatati insieme agli altri membri del clan Casella-Circone nel quale confluirono tutti i reduci del clan Sarno, all’indomani del pentimento delle figure apicali della cosca del Rione De Gasperi. Oltre a Esposito e Castellano, furono arrestati Antonio Accennato, Salvatore Acunzo, Rosario Borrelli, Salvatore Montefusco, Vincenzo Persico e Giovanni De Stefano, il fratello della “pazzignana Luisa. De Stefano è l’unico del gruppo ancora detenuto, in quanto aggredì una guardia penitenziaria in carcere e per questo si è visto allungare la pena di un paio d’anni, ma dovrebbe tornare in libertà a breve.
In quella circostanza, le manette per “i reduci” del clan Sarno scattarono per l’estorsione aggravata dal metodo mafioso, perpetrata ai danni di Carmine Sarno detto “Topolino”, costretto, tra le altre cose, a cedergli l’agenzia dei cantanti e l’impresa di pulizie di sua proprietà, all’indomani del pentimento dei fratelli. Fu proprio “Topolino”, stanco di essere vessato ed intimorito dalle continue minacce che gli venivano indirizzate, all’indomani del pentimento dei suoi fratelli, a denunciare il gruppo emergente che mirava a colmare il vuoto di potere generatosi in seguito alla dissoluzione del clan fondato dal boss Ciro Sarno.
Un duplice agguato che introduce uno scenario tutt’altro che scontato in quanto entrambi i feriti, dopo aver scontato la pena in carcere, avrebbero voltato pagina, allontanandosi dalla malavita. Castellano è andato via da Napoli, si è trasferito in Riviera Romagnola, dove possiede un autonoleggio. Anche Esposito si sarebbe allontanato dal contesto camorristico, pur continuando a vivere a Ponticelli, nella fattispecie, nel rione Santa Rosa, seppure venga descritto come un soggetto dal carattere irascibile che perde facilmente le staffe. Resta da capire perchè zio e nipote si trovassero in via Miranda, zona che a tutti gli effetti risuona in maniera inequivocabilmente chiara come il quartier generale del clan De Micco.
I due, probabilmente, si sono presentati ad un appuntamento, dove ad attenderli hanno trovato una pioggia di proiettili che gli sono stati indirizzati agli arti inferiori con il chiaro intento di intimidirli.