I paletti installati in via Luigi Crisconio a Ponticelli sembrano essere l’ossessione del consigliere della VI Municipalità di Napoli, Sabino De Micco.
Come potrete appurare ascoltando uno stralcio dell’audio estrapolato dalla conversazione telefonica intercorsa tra lo stesso De Micco e la direttrice di Napolitan.it, Luciana Esposito, il consigliere ha lanciato un’accusa ben precisa: quei paletti sono abusivi e le chiavi sono custodite da un cittadino. Invitando la giornalista a scrivere “un articolo di cronaca”.
La direttrice di Napolitan.it lo aveva contattato per chiedere maggiori informazioni in merito all’evento in programma il prossimo 18 settembre a Ponticelli e che vedrà i candidati di Forza Italia, Stefano Caldoro e Franco Silvestro, fare tappa nel quartiere della periferia orientale di Napoli in vista delle imminenti elezioni fissate per domenica 25 settembre. Ad allietare il pubblico, un concerto del cantante neomelodico Alessio.
In seguito alla pubblicazione dell’articolo in cui era riportata la denuncia del consigliere circa “la natura illecita” di quei paletti, alla nostra redazione sono pervenute svariate segnalazioni che sbugiardano l’affermazione di De Micco, in quanto i paletti incriminati sono stati installati nel 2018 dalla VI Municipalità con tanto di delibera che regolamenta e legittima l’intervento.
La delibera numero 63 del 26/10/2018 ha disposto di installare dei dissuasori di sosta per evitare il fenomeno di sosta abusiva. Un risultato giunto al culmine di una lunga e convinta battaglia da parte del comitato di quartiere che rivendicava un maggiore decoro urbano in via Luigi Crisconio, strada letteralmente in balia dei parcheggi selvaggi. Il provvedimento, in virtù del progetto redatto dal SAT, di riqualificazione di Piazza Ezechiele Guardascione, ha predisposto lo spostamento dei cassonetti dei rifiuti e la delimitazione dell’intera area con “delimitazione, con paletti movibili, di due isole, creando contemporaneamente percorsi protetti nelle aree antistante e attigue, alla chiesa di San Rocco, ovvero lungo il lato sinistro della carreggiata secondo il senso di marcia e sul lato destro in prossimità dell’ingresso della chiesa, in modo da lasciare una carreggiata di metri 5,50 per consentire la circolazione in senso unico di marcia”.
Non contento, il consigliere De Micco, ha nuovamente contattato la nostra redazione, sostenendo che la giornalista Luciana Esposito sia incapace di comprendere la lingua italiana, in quanto la delibera stabilisce ben altro e che non avrebbe asserito che i paletti siano stati installati in maniera illecita, ma che “le chiavi vengono custodite in maniera illecita”.
Non trovando possibilità di propinare una replica diversa dalle doverose scuse per aver lanciato accuse infamanti e non veritiere, il consigliere che ha organizzato l’evento neomelodico per festeggiare il suo ingresso in Forza Italia ha quindi raccontato “la sua verità” ad Anteprima.24 e circa “la questione paletti” ha dichiarato quanto segue: “Dal 2018 si è venuta a creare un’area libera dalle automobili grazie a dei paletti che il Comune ha fatto impiantare. In quest’area dovevano essere sistemati dall’Asìa, l’azienda della raccolta rifiuti, dei cassonetti che non sono mai stati messi. Fatto sta che gli addetti alla raccolta non hanno la chiave per rimuovere i paletti e operare. Mi sono prodigato affinchè si capisca il motivo per cui la chiave non è in loro possesso bensì di altre persone. Per questo, ho inviato ben 12 pec alla Muncipalità, ma non ho ricevuto mai alcuna risposta. Non vorrei che a Ponticelli siano ancora solo alcuni comitati di quartiere a poter fare il buono e il cattivo tempo”.
A sbugiardare per l’ennesima volta De Micco è il custode delle “chiavi incriminate”: Don Carlo De Rosa, parroco della Chiesa di San Rocco, adiacente al patronato del consigliere.
“Nel giro di pochi giorni, i paletti posizionati in maniera illecita sono diventati opera del Comune di Napoli. – esordisce tristemente Don Carlo De Rosa, comprensibilmente amareggiato dalle accuse infamanti che gli sono state indirizzate a mezzo stampa negli ultimi tempi – Pur non essendo un esperto in materia, non sono né un architetto né un ingegnere, dalla documentazione consegnatami dai tecnici del comune alla consegna delle chiavi, con piantina del progetto allegata, ho evinto che mai era stata prevista l’installazione di cassonetti per i rifiuti all’interno dell’area delimitata dai paletti, cosa che personalmente ritengo impensabile non solo per il decoro della facciata di un edificio di culto (solo immaginare una coppia di sposi che esce dalla chiesa il giorno del proprio matrimonio tra cassonetti per la raccolta dei rifiuti è sconcertante), ma anche perché dubito che la soprintendenza alle belle arti potesse mai autorizzare tale installazione davanti alla facciata di una chiesa storica e tutelata, fondata nel 1578 su una precedente cappella del 1528.”
A chiarire in maniera ancor più inequivocabile la situazione è il consigliere della VI Municipalità di Napoli, Giovanni Riccardi, artefice dell’installazione dei paletti “incriminati” in quanto nel 2018 ricopriva la carica di Presidente della commissione viabilità della VI Municipalità.
“Quando non c’erano i paletti – spiega il consigliere Riccardi – era impossibile transitare anche a piedi. Via Luigi Crisconio era in balia dei parcheggi selvaggi. Migliorare la viabilità stradale non solo per le auto, ma anche per i pedoni, non è l’unico motivo che mi ha spinto a fare qualcosa per migliorare quella situazione. Un’unione d’intenti condivisa con il presidente e il vicepresidente della VI Municipalità dell’epoca, Salvatore Boggia e Gianluca Maione.”.
Per quanto riguarda la questione dei cassonetti dei rifiuti, il consigliere Riccardi precisa quanto segue: “Gli ambulanti, i venditori di frutta e verdura, ma anche i pescivendoli, alla fine della giornata lavorativa, erano soliti riversare una mole importante di rifiuti nei bidoni che si trovavano in quella zona. Motivo per il quale d’estate l’aria diventava irrespirabile. Ricordo che una volta ho assistito ad una scena che mi è rimasta davvero impressa: un’anziana era seduta sulla panchina, accanto ai bidoni e mangiava un gelato, mentre il solito ambulante riversava scarti ittici nei bidoni. Davanti a quell’immagine ho capito che era necessario far sparire i bidoni da quell’area per abbellire quell’area e dare un segnale di miglioria e di decoro per riconsegnare dignità a quella che più che una piazzetta è uno slargo. Un’iniziativa che ho portato avanti insieme al prezioso aiuto di Don Carlo.
Motivo per il quale abbiamo spostati i bidoni di circa 20 metri, consentendo alla cittadinanza di riappropriarsi di uno spazio.
Contrariamente a quanto afferma il consigliere De Micco, le chiavi sono state consegnate alla parrocchia proprio per evitare utilizzi illeciti e che, ad esempio, qualcuno potesse “adottare quell’area” per parcheggiare comodamente l’auto. In questo modo, Don Carlo può rendere fruibile l’area in caso di funerali o matrimoni, senza compromettere la viabilità stradale. Un verbale attesta la veridicità di quello che sto dichiarando.”.