Torna a far parlare di sé il consigliere della VI Municipalità di Napoli, Sabino De Micco, alla vigilia dell’evento che si svolgerà a Ponticelli il prossimo 18 settembre per consentire ai candidati di Forza Italia, Franco Silvestro e Stefano Caldoro, di incontrare gli elettori che saranno poi allietati dall’esibizione del cantante neomelodico Alessio.
Un evento che si svolgerà in via Luigi Crisconio, nello spazio adiacente al patronato del consigliere De Micco, delimitato da alcuni paletti “abusivi”, a suo dire.
Una denuncia che il consigliere De Micco aveva lanciato attraverso il nostro giornale, spiegando che si tratterebbe di “un’area recintata in maniera illecita, in maniera illecita e anche lì ci sarebbe da fare un articolo di cronaca”.
“La chiave di ogni paletto è nelle mani di un cittadino”, ha poi aggiunto il consigliere che non ha aggiunto ulteriori dettagli utili all’identificazione della persona contro la quale ha puntato il dito.
La persona che custodisce le chiavi dei suddetti paletti, in realtà, è Don Carlo De Rosa, parroco della chiesa di San Rocco, nonché assistente ecclesiastico diocesano. Le chiavi furono consegnate al sacerdote nel 2018, con apposito verbale della VI Municipalità di Napoli che lo autorizzava a rimuovere i paletti solo per consentire l’accesso ai carri funebri o in occasione di matrimoni o per il carico e lo scarico ai locali adiacenti.
La delibera numero 63 del 26/10/2018 ha disposto di installare dei dissuasori di sosta per evitare il fenomeno di sosta abusiva. Un risultato giunto al culmine di una lunga e convinta battaglia da parte del comitato di quartiere che rivendicava un maggiore decoro urbano in via Luigi Crisconio, strada letteralmente in balia dei parcheggi selvaggi. Il provvedimento, in virtù del progetto redatto dal SAT, di riqualificazione di Piazza Ezechiele Guardascione, ha predisposto lo spostamento dei cassonetti dei rifiuti e la delimitazione dell’intera area con “delimitazione, con paletti movibili, di due isole, creando contemporaneamente percorsi protetti nelle aree antistante e attigue, alla chiesa di San Rocco, ovvero lungo il lato sinistro della carreggiata secondo il senso di marcia e sul lato destro in prossimità dell’ingresso della chiesa, in modo da lasciare una carreggiata di metri 5,50 per consentire la circolazione in senso unico di marcia”.
Basta guardare le foto che ritraggono via Crisconio prima e dopo l’installazione dei paletti per comprendere quanto abbiano contribuito a conferire maggiore decoro urbano alla zona. All’interno di una delle aree delimitate è stata installata anche una panchina.
Un intervento reso necessario per consentire libero accesso alla chiesa in quanto, non di rado, le auto venivano parcheggiate davanti all’ingresso della chiesa, ostruendo il passaggio ai fedeli.
Appare paradossale che un rappresentante delle istituzioni locali sia ignaro della legittimità di quell’area delimitata e contesti un’opera che ha oggettivamente riqualificato la zona in cui abitualmente si reca per svolgere il suo lavoro, in quanto il patronato di De Micco si trova proprio accanto alla Chiesa di San Rocco.
Lo steso consigliere De Micco ha sollecitato il direttore di Napolitan.it, la giornalista Luciana Esposito a non occuparsi solo di camorra, in quanto “tende a rimarcare molto la mano nel riportare solo il male che c’è a Ponticelli e quando si parla di camorra si dovrebbe dire che la responsabilità è soprattutto delle istituzioni”, ha affermato il consigliere De Micco, facendo dunque un inconsapevole mea culpa, in virtù della carica istituzionale che ricopre. “Tutti siamo bravi a condannare la criminalità – aggiunge De Micco – però la responsabilità principale è in capo alle istituzioni”, ribadisce.
Il consigliere De Micco aveva invitato la giornalista ad occuparsi anche del degrado che dilaga nel quartiere, accendendo i riflettori su quei paletti che, aveva lasciato intendere, fossero stati installati illecitamente da persone poco raccomandabili. Proprio perché ha deciso di dare seguito alla suddetta denuncia, la giornalista Luciana Esposito ha raccolto la segnalazione giungendo ad appurare che i fatti raccontano tutt’altra verità: quei paletti non sono stati installati abusivamente e rappresentano un fermo segnale di ripristino della civiltà, fortemente supportato e rivendicato dal comitato civico di San Rocco.