Novità in arrivo sul fronte covid. A settembre 2022 arrivano le nuove regole sulla quarantena Covid con una riduzione della durata se si è asintomatici: rispetto ai mesi precedenti, cambia quindi la normativa, secondo quanto stabilito dalla nuova circolare del Ministero della Salute che prevede l’alleggerimento delle indicazioni su cosa bisogna fare in questi casi e su quanti giorni di isolamento sono previsti per chi è colpito da coronavirus. Da tempo le Regioni avevano ha avanzato la proposta di una “quarantena light” o “mini quarantena“. Vediamo allora cosa cambia.
La quarantena per i positivi Covid sarà ridotta da 7 a 5 giorni ma solo in caso di tampone (molecolare o antigenico) negativo e purché non si abbiamo sintomi da almeno due giorni. È quanto prevede una nuova circolare del ministero della Salute che aggiorna le modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19.
In caso di positività persistente si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14mo giorno, anziché degli attuali 21: in questo caso la fine dell’isolamento non è legata all’effettuazione del test.
Non cambiano le regole per i contatti stretti. Anche a settembre 2022, nel caso si venga in contatto stretto con un soggetto positivo al Covid non è più prevista la “quarantena preventiva”, pure per i non vaccinati: la nuova circolare, per queste specifiche situazioni, rimanda alla normativa in vigore dallo scorso primo aprile. Quindi se si scopre di essere stati esposti a un caso di coronavirus e non si presentano sintomi, non è necessario restare a casa.
Per queste situazioni le linee guida del Ministero della Salute prevedono ancora la cosiddetta “autosorveglianza“: per 10 giorni dal contatto con il positivo bisogna indossare la mascherina Ffp2 al chiuso o in caso di assembramenti. Viene suggerito poi di monitorare la propria salute e di effettuare un tampone se si manifestano sintomi. Diversa la situazione per chi è stato in stretto contatto con una persona infetta dal virus e che a sua volta risulta positivo: ecco cosa fare in questa condizione e cosa prevede la normativa sulla durata della quarantena.
Le regole cambiano per chi ha il Covid: se dopo un tampone ufficiale (rapido o molecolare) si risulta positivi al virus scatta quella che comunemente viene chiamata “quarantena”, la cui durata viene ridotta da settembre in poi. Lo stabilisce la Circolare del Ministero della Salute firmata nella serata del 31 agosto 2022.
Ufficialmente non si parla di “quarantena”, ma più propriamente di “isolamento domiciliare“. In caso si risulti positivi infatti l’Usl, secondo il protocollo, emette un provvedimento di isolamento per Covid e fino a quando non si riceve quello di fine isolamento non è possibile lasciare il proprio domicilio. Dunque si potrà uscire solo dopo un periodo minimo di isolamento (vedi sotto) e con un tampone ufficiale negativo.
Quindi cosa bisogna fare se il test ufficiale risulta positivo al Covid? La normativa anti-contagio stabilisce i tempi minimi di isolamento:
- almeno 5 giorni di “quarantena” dal primo tampone ufficiale positivo al Covid se si è asintomatici fin dal principio o se si è senza sintomi da almeno 2 giorni;
- per uscire dalla quarantena a 5 giorni dal primo test positivo al Covid, anche secondo le nuove regole, bisognerà risultare negativi a un test ufficiale (molecolare o antigenico rapido).
Finora l’isolamento durava almeno 7 o 10 giorni, a seconda della propria situazione vaccinale. Quindi, con le nuove regole, cade la distinzione della quarantena Covid per vaccinati e per non vaccinati, uniformando dal 1 settembre 2022 le regole per entrambe le categorie, secondo quanto previsto dalla nuova circolare del Ministero della Salute.
Dopo che è trascorso il tempo minimo di isolamento, per la fine della “quarantena” è sempre necessario un tampone di controllo negativo (rapido o molecolare) da effettuare quando si è senza sintomi: finché si risulta positivi ai test ufficiali non si può uscire di casa. Esiste comunque un periodo limite. La durata massima della “quarantena” è stata ridotta da 21 a 14 giorni,. Passato questo periodo, se non si presentano sintomi (come ad esempio la febbre) da almeno una settimana, si può uscire liberamente anche senza tampone negativo.