Il concerto del cantante neomelodico Rosario Miraggio, programmato per il prossimo venerdì 2 settembre, è stato annullato.
Il motivo è ben spiegato in un post pubblicato su facebook dall’ex sindaca di Formia, Paola Villa, che attualmente ricopre la carica di consigliera comunale:
“IL CANTANTE NEOMELODICO, LA FESTA PATRONALE E IL SUD PONTINO…
2 settembre 2022 festa patronale di Sperlonga, sud pontino, processione, bancarelle, fuochi e concerto del cantante neomelodico Rosario Miraggio.
Era il 2012, era un mercoledì sera, in piazza Aubry a Gragnano, quando il cantante neomelodico Rosario Miraggio si esibisce in concerto in occasione della festa patronale della Madonna del Carmelo, alla fine del concerto saluta dicendo: “dedico la prossima canzone a Nicola ’o fuoco, a cui auguro di poter presto riabbracciare tutti gli amici”.
Nicola ‘o fuoco è Nicola Carfora, boss sanguinario stabiese condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore caseario Michele Cavaliere, che non volle pagare il pizzo degli estorsori del clan comandato da Carfora.
Nel maggio di quest’anno, quando Nicola Carfora ritorna in stato di semilibertà, di giorno uomo libero e di notte torna a dormire in carcere, ad annunciarlo sono i soliti fuochi d’artificio sotto la sua abitazione di Gragnano e una festa di amici e parenti.
Chissà se qualcuno ad iniziare dall’amministrazione comunale di Sperlonga, il sindaco Armando Cusani, il Prefetto di Latina Maurizio Falco, il Questore di Latina Michele Spina interverranno su questa assurdità e si eviterà che in piazza a Sperlonga il cantante Rosario Miraggio canti, casomai canti proprio il pezzo “Io canto a te” che dedicò al sanguinario Carfora, lo si deve fare per onorare la memoria di Michele Cavaliere che si era opposto alle richieste estorsive e aveva deciso di denunciare il clan che imponeva il racket a decine di commercianti, lo si deve ad un eroe, suo malgrado.”
Una denuncia quella della consigliera comunale che non ha a che fare con dinamiche che si sono avvicendate sul suo territorio, ma che rivendicano l’applicazione della legalità, nella sua forma più scarna, primitiva, ma tutt’altro che scontata.
La critica mossa dall’ex sindaca di Formia ha sortito l’effetto sperato e si è tradotta nell’annullamento del concerto.
Non si è fatta attendere la replica del cantante. Rosario Miraggio ha a sua volta pubblicato un post su facebook per raccontare la sua verità:
“Ciao a tutti, mio malgrado mi trovo ad annullare il concerto previsto per il 2 settembre 2022 nella splendida cittadina di Sperlonga.
Potrei scrivere che sia stato annullato per motivi tecnici ed organizzativi, ma io non so e soprattutto non voglio raccontare bugie al mio pubblico.
Il mio concerto è stato annullato a causa delle polemiche suscitate dalla pubblicazione di alcuni articoli di giornale del litorale Pontino e di alcune dichiarazioni di qualche ex politico locale male informato e rancoroso, secondo cui avrei a loro dire salutato dal palco una persona detenuta, durante un concerto di circa 13 anni fa. Ricostruzioni strumentali, rispetto alle quali mi preme sottolineare che non potevo sapere allora, come non posso saperlo oggi, essendo invaso da richieste di videomessaggi e fotografie, alle quali non mi sottraggo minimamente, a chi mi rivolgo.
E soprattutto non posso e non sono tenuto a conoscerne le vicende giudiziarie.
Mentre sono arrabbiato per essere stata la mia persona strumentalizzata solo per beghe politiche, ciò che mi ha profondamente addolorato è stato l’atteggiamento del Parrocco della Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo di Sperlonga, in qualità di promotore del concerto, che ha ritenuto opportuno annullare lo spettacolo. Lo stesso Parrocco, che avrebbe dovuto informarsi e capire.
Alla stessa parrocchia, nonostante l’annullamento dell’evento, devolverò l’intero cachet del concerto.
Avrei potuto tacere, ma se attraverso la mia musica e la mia persona, sono riuscito a dare una speranza alle donne vittime di violenza, a rivendicare il riconoscimento di diritti mancati, ho ritenuto opportuno e doveroso mettere tutti a conoscenza dell’ingiustizia che ho subito, e da buon cittadino e da buon cristiano.
Mi spiace per la comunità, per il mio pubblico.
I miei legali procederanno per tutelare la mia immagine, quella della mia famiglia.
Vi abbraccio”.
168Nicola Morra e altri 167
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