Uno scenario macabro si delinea intorno al duplice omicidio maturato stamane, mercoledì 20 luglio, a Ponticelli.
I sicari sono entrati in azione in via Eugenio Montale, nel rione Fiat, bunker del clan De Martino, e hanno bussato alla porta dell’abitazione del 29enne Carlo Esposito, detto “Kallon”, scarcerato di recente e ritenuto contiguo ai De Micco-De Martino. Sarebbe lui l’unico e reale obiettivo dell’agguato, mentre Antimo Imperatore, di 56 anni soprannominato Robin Hood, sarebbe stato ucciso solo perchè in quel momento era presente nell’abitazione di Esposito, intento ad aggiustare una zanzariera.
A rivelarlo ai giornalisti presenti sul luogo dell’omicidio, la moglie di Imperatore ed altri familiari.
L’uomo era conosciuto nel quartiere per la sua attività di tuttofare. Molto spesso si rendeva disponibile ad effettuare lavoretti di manutenzione, proprio come stava facendo quando i killer hanno fatto irruzione nell’appartamento di Esposito.
“Kallon” si era trasferito di recente in quel basso, dove conviveva con la fidanzata, nonchè sorella di Ciro Uccella, elemento di spicco del clan De Martino, attualmente detenuto. Fino a poche settimane fa abitava con i suoi familiari in un appartamento situato nei pressi del commissariato di Ponticelli.
Su tiktok un video immortala la festa di compleanno di Esposito, celebrata appena tre giorni fa nello stesso basso in cui stamane è stato assassinato.
Se pochi dubbi vi sono in merito all’affiliazione di Carlo Esposito, in virtù dei plurimi riscontri che ne confermano la contiguità al clan De Micco, tutt’altro scenario aleggia intorno all’assassinio di Antimo Imperatore, il cui nome, molto probabilmente, si appresta ad infoltire il già tristemente lungo elenco di vittime innocenti della criminalità.