E’ in gravi condizioni e in coma farmacologico l’uomo aggredito da uno sconosciuto a Frattamaggiore, nel Napoletano, mentre stava effettuando una videochiamata con la fidanzata.
La vittima si chiama Nicola Liguori e ha 39 anni: sarebbe stato avvicinato da uno sconosciuto che dapprima gli ha riversato addosso del liquido infiammabile, per poi appiccare il fuoco. L’uomo ha cercato di sedare le fiamme, ma ha riportato delle ustioni profonde su almeno metà del corpo. Trasportato prima all’Ospedale di Frattamaggiore, poi al centro grandi ustionati del Cardarelli, infine al Policlinico di Bari, dove è arrivato in condizioni gravi ed è assistito dai rianimatori e dai chirurghi plastici del Centro Grandi Ustioni.
La Polizia ha avviato immediatamente le indagini.
Secondo quando riferito dal fratello, la vittima dell’aggressione sarebbe riuscita a fare il nome dell’aggressore, “Pasquale”, prima di perdere i sensi. Si chiama Pasquale Pezzella il soggetto fermato dalla polizia per l’aggressione di Nicola Liguori. Il reato contestato dalla Procura di Napoli nord è quello di tentato omicidio volontario, con l’aggravante della premeditazione. Pezzella si trova nel carcere napoletano di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida.
L’inchiesta, coordinata dal capo della Procura Maria Antonietta Troncone, è partita immediatamente ed ha subito portato gli inquirenti sulle tracce dell’aggressore del 39enne. Secondo le ricostruzioni fornite dopo le indagini (ancora in corso) degli investigatori della squadra mobile della Questura di Napoli e del commissariato di Frattamaggiore, l’ipotesi concreta è che l’aggressione sia scaturita dopo il furto di uno scooter. Tra Nicola Liguori e Pasquale Pezzella ci sarebbero stati degli attriti in passato, l’ultimo riconducibile probabilmente al furto di uno scooter che secondo Pezzella era stato commesso da Liguori. Nicola Liguori è ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Bari e rischia la vita. Secondo quanto riferito in una nota della Procura, ha riportato ustioni di terzo grado sul 45% del corpo e ferite sulle gambe e sulle braccia, sulla regione lombare, sui glutei, schiena, dorso e sul fianco.