Il video che ritraeva un minore alla guida di una Smart ad Arzano, pubblicato su Tik Tok, è stato visionato con attenzione dagli agenti della Polizia locale diretta dal comandante Biagio Chiariello.
Identificato il minore che è figlio di un noto pregiudicato, elemento di spicco della malavita locale di via Zanardelli, ad Arzano, tale B.G., a carico del quale figurano numerosi precedenti. Scarcerato da poco e ritenuto vicino al “sistema” con ramificazioni anche a Secondigliano e Melito.
A consentire al minore di sedersi alla guida dell’auto un altro uomo della zona, P.S., maggiorenne, identificato ed ascoltato negli uffici del Comando e noto con il soprannome di “o nano. Ai caschi bianchi capeggiati dal comandante Chiariello avrebbe spiegato di aver assecondato il desiderio del 12enne, smanioso di cimentarsi nella guida di moto e auto che sono la sua passione.
Gli agenti ed il comandante avrebbero bussato alla porta dell’abitazione di via Zanardelli, già nota per diversi fatti di cronaca, portando con sé anche gli assistenti sociali, contestando verbali per circa 6mila euro ai genitori, esercenti la potestà sul minore, e all’affidatario del veicolo per incauto affidamento. Nei guai anche una donna intestataria del contratto di noleggio dell’auto utilizzata per la bravata.
Nel corso delle indagini sono emersi i numerosi precedenti a carico dei soggetti coinvolti, ragion per cui è stato inviato un corposo fascicolo alla Procura per i Minori per le valutazioni dei provvedimenti sull’affidamento.
Il nonno del minore sarebbe ristretto in carcere con l’accusa di omicidio.
Intanto lo stesso minore è stato notato dagli agenti in un altro video insieme ad altri coetanei, in corso di identificazione, mentre erano intenti ad emulare personaggi della Mafia degli anni ’90.
Intanto l’uso dei social «è sempre più frequente per condividere messaggi testuali e audiovisivi espliciti di ispirazione camorristici».
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