Nel corso della mattinata odierna, lunedì 13 giugno, un blitz della Guardia di finanza a Napoli ha sgominato una banda di narcotrafficanti.
Le manette sono scattate per dieci persone in totale, di cui otto in carcere, uno ai domiciliari e uno con obbligo di dimora. Tre degli arrestati percepivano anche il reddito di cittadinanza. A guidare la banda i fratelli Armando e Antonio Del Re, già in carcere per l’agguato del 3 maggio 2019 in piazza Nazionale, in cui rimase ferita la piccola Noemi.
La banda di narcos sgominata dalla Guardia di finanza era guidata dai fratelli Armando e Antonio Del Re. I due sono detenuti in carcere in quanto ritenuti responsabili del raid ai danni di un loro rivale, Salvatore Nurcaro (ritenuto legato al clan Reale), scattato per questioni inerenti alla gestione delle piazze di spaccio. In quel raid rimase gravemente ferita dalle pallottole vaganti esplose da Armando la piccola Noemi e, più lievemente, la nonna.
Grazie all’attività di intercettazione dei finanzieri del Gico-Goa di Napoli avviata nel mese di marzo del 2019, furono individuati, in tempi rapidissimi, i responsabili dell’agguato avvenuto a maggio in piazza Nazionale a Napoli, che sarebbe potuto costare la vita alla piccola Noemi. Nelle conversazioni captate dagli investigatori della Guardia di Finanza, al lavoro per incastrare i narcotrafficanti presi oggi, emersero chiari riferimenti all’agguato e gravi indizi circa le responsabilità in quella vicenda dei fratelli Del Re (Armando, detto «à pacchiana», e il fratello Antonio) risultati collegati alla malavita organizzata del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio.
L’organizzazione criminale capeggiata dai fratelli Del Re, secondo la Dda, era una delle più attive nel traffico di stupefacenti nelle principali piazze di spaccio di Napoli e provincia. I rifornimenti avvenivano attraverso autovetture dotate di doppifondi. I successivi approfondimenti investigativi hanno portato anche al sequestro di oltre 3 chilogrammi di hashish e alla ricostruzione di linee di forniture di stupefacenti a favore di un sottogruppo operante a Cattolica, in Emilia Romagna.
Tre dei dieci destinatari delle misure cautelari notificate oggi dalla Guardia di Finanza in quanto ritenuti dalla Dda di Napoli appartenenti a una banda di narcotrafficanti, percepivano anche il reddito di cittadinanza. Il sostegno, fino a poco tempo fa, veniva intascato anche dai restanti indagati.