Si è costituita la zia delle due sorelle sfregiate con l’acido a Napoli. La donna di 22 anni, ha ammesso di essere l’autrice dell’aggressione che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi per le nipoti. L’attenzione degli investigatori si era già incentrata su di lei e, dopo essere stata lungamente interrogata, in presenza del suo avvocato, non ha potuto negare dinanzi le prove evidenti rappresentatele. Il reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso” le viene contestato in concorso con le altre persone che l’hanno spalleggiata.
Le due sorelle, di 24 e 17 anni, erano state aggredite nella notte tra domenica e lunedì con l’acido da un gruppo di persone (sei, tra cui tre ragazze) entrate in azione in sella a tre scooter nel rione Sanità.
Alla base del gesto ci sarebbero gravi screzi familiari.
L’artefice del gesto è la sorellastra del padre delle due giovani. Accompagnata da un amico che guidava lo scooter e scortata da altre quattro persone in sella a due ciclomotori, poco dopo la mezzanotte di lunedì 30 maggio ha affiancato le nipoti in strada per gettargli contro una bottiglia d’acido che poteva sortire conseguenze ben più gravi.
Le due giovani donne saranno in ogni caso costrette a sottoporsi ad un intervento chirurgico e il reato contestato resta quello di deturpazione permanente.
Un gesto efferato che giunge al culmine di una serie di frecciatine e botta e risposta apparsi sui social. Poche settimane prima, la Smart delle due sorelle era stata data alle fiamme. Gli inquirenti stanno lavorando anche per far luce su questa vicenda, concorrendo ad accertare se anche questo raid incendiario vada collocato nella serie di eventi sfociati nell’aggressione con l’acido che ha ferito le due sorelle alle braccia e alle guance.
Sullo sfondo, antiche ruggini legate ad abusi familiari, i rapporti sempre più difficili ed ostili tra i parenti e che hanno concorso ad unire sempre di più le due sorelle che hanno puntualmente fatto fronte comune contro l’ostilità dei parenti e che hanno condiviso anche quella brutale aggressione, oltre alle conseguenze scaturite dalle ferite generate dell’acido.
Ha giocato d’anticipo, la 22enne zia delle vittime. Consapevole di essere finita nel mirino degli inquirenti, vedendosi con le spalle al muro, accompagnata dal suo avvocato, ha deciso di presentarsi spontaneamente in Questura, bruciando sul tempo i poliziotti che di lì a poco si sarebbero recati a casa sua per prelevarla.
La giovane donna ha confessato di essere l’autrice dell’aggressione delle due nipoti al culmine di un lungo interrogatorio, durato quasi per tutta la giornata di martedì 31 maggio. Una confessione giunta in tarda serata, a fronte delle prove schiaccianti che braccavano l’artefice dell’aggressione volta a sfregiare le due giovani.
La 22ene è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria. L’attenzione degli investigatori si concenta ora sulle altre cinque persone che hanno preso parte all’agguato.