Si terrà nel corso della mattinata odierna, martedì 17 maggio, davanti al giudice del Tribunale dei Minorenni di Napoli, l’udienza di convalida del fermo emesso nei confronti del 15enne incensurato, accusato di aver accoltellato due giovani di 16 e 17 anni domenica scorsa, 15 maggio, sugli scogli di Marechiaro.
Rapida svolta nelle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, e volte a far luce sul grave ferimento dei due giovani, maturato all’apice di una lite scaturita per futili motivi.
Il 15enne fermato con l’accusa di tentato omicidio è incensurato e sarebbe il figlio di un ergastolano, nonchè elemento di spicco di un clan operante nell’area Nord di Napoli. Denunciato a piede libero un altro ragazzo di 16 anni che avrebbe innescato la rissa con le due vittime, poi sfociata nel sangue in seguito all’intervento del 15enne che avrebbe sferrato le coltellate ai due giovani.
Una lite scaturita da antiche ruggini e nata sui social network, complice un “like” poco gradito ad una ragazzina legata sentimentalmente ad uno dei due giovani accoltellati. Un episodio verificatosi mesi fa ma sfociato in un epilogo violento quando i due giovani si sono casualmente incrociati e riconosciuti sugli scogli di Marechiaro.
Secondo le prime ricostruzioni, uno di due giovani rimasti feriti avrebbe innescato la lite per poi avere la peggio. Il 16 enne figlio del boss, avrebbe estratto un coltello nascosto nella tasca del costume, pugnalando i due ragazzini all’addome. Dopo l’accoltellamento, gli aggressori si sono allontanati dal luogo dell’aggressione via mare, prima a nuoto e poi a bordo di una barca.
La dinamica dell’aggressione è al vaglio degli inquirenti, al pari delle plurime testimonianze raccolte dai poliziotti giunti sul posto per interrogare le tante persone presenti in spiaggia e che hanno assistito ai fatti.
Restano gravi le condizioni dei due giovani accoltellati: uno è stato ricoverato al Fatebenefratelli, l’altro all’ospedale San Paolo. Entrambi sono stati sottoposti a interventi chirurgici. I fendenti hanno raggiunto le vittime all’addome, provocando in un caso le fuoriuscita del tratto intestinale. L’altro, invece, presenta ferite con eviscerazione, all’ipocondrio destro e all’ombelico.