La commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge che propone di perseguire lʼutero in affitto come reato universale. Come testo base è stato adottato quello di Giorgia Meloni.
“La legislazione italiana già vieta la pratica dellʼutero in affitto con pene da 3 mesi a 2 anni e multa da 600mila a un milione di euro. Il testo Meloni aggiunge che “le pene si applicano anche se il fatto è commesso allʼestero”.
Se il provvedimento dovesse diventare definitivo, seppure l’iter sia ancora lungo, la giustizia italiana potrà processare chi si reca all’estero per concepire un figlio grazie al “prestito” del corpo di un’altra donna.
Il fenomeno della “fuga all’estero” da parte di coppie per effettuare pratiche di fecondazione eterologa resta molto esteso riguarda tra i 3mila e 4mila casi ma è impossibile stabilire, all’interno di questo numero quanti facciano ricorso in maniera specifica alla maternità surrogata: molte volte si tratta di coppie o single che vogliono sottoporsi a pratiche consentite anche in Italia e semplicemente “bypassare” i tempi di attesa e le pratiche burocratiche ancora troppo lunghe nei nostri ospedali.
La pratica della maternità surrogata o utero in affitto avviene quando una donna decide di portare avanti una gravidanza per conto di una persona o una coppia ricevendo nella maggior parte dei casi anche un compenso economico.
Talvolta può essere lei la madre naturale del bambino, in altri casi invece porta in grembo il figlio di due diversi genitori naturali.
In Italia questa pratica è vietata dalle legge 40 del 2006 che ha esplicitamente vietato la maternità surrogata nel nostro paese e praticarla è un reato penale punito con la reclusione fino a 2 anni.
Tuttavia, allo stato attuale, nulla vieta a persone o coppie italiane di recarsi all’estero ed ottenere un figlio tramite questa pratica.
Su internet esistono veri e propri siti specializzati esteri di agenzie che si occupano di tutta la pratica dando assistenza medico legale alle coppie o ai single.
Nel mondo sono diversi i paesi dove la pratica dell’utero in affitto è legale. Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Stati Uniti, Messico e anche Ucraina solo per citarne alcuni. Proprio il paese dell’Est rappresenta la meta principale degli italiani.
Con l’introduzione del reato universale, il cittadino italiano non solo non potrà ottenere un figlio con questa pratica nel nostro paese, ma non potrà farlo nemmeno più all’estero perché correrà il rischio di essere processato lo stesso.