L’Italia si appresta a dire addio alle ultime normative anti-covid ancora vigenti.
Dal 1° maggio infatti cesserà l’obbligo di esibire il Green pass e di indossare la mascherina al chiuso, ma non è da escludere che l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale resti in vigore ancora per un mese, fino a giugno. Il governo dovrebbe decidere nei prossimi giorni.
“Valutiamo giorno per giorno, settimana per settimana – ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza – e tante di queste valutazioni vanno ancora misurate, ad esempio quella sulle mascherine al chiuso che in questo momento sono obbligatorie e secondo me sono e restano un presidio molto molto importante”.
Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “ci sono le condizioni per procedere col togliere le mascherine al chiuso” come misura obbligatoria. “Il decreto – ha detto Costa – così come è scritto e così come lo stiamo convertendo alla Camera di fatto toglie l’obbligo delle mascherine al chiuso per tutti. In questi giorni, prima della scadenza del 30 aprile, si tratta di fare alcune riflessioni e valutare se mantenerle in alcuni luoghi al chiuso, come ad esempio il trasporto pubblico, dove certamente ci può essere una concentrazione di persone e dove forse può essere prudente mantenerle”.
Ecco cosa potrebbe cambiare dall’1 maggio e dove invece resterà obbligatoria la mascherina, Ffp2 o chirurgica.
La proroga dell’uso della mascherina Ffp2 dovrebbe riguardare i mezzi di trasporto. Il governo sembra orientato a mantenere l’obbligo di indossarla sia sul trasporto pubblico locale locali: bus, tram e metropolitana, sia sui mezzi a lunga percorrenza: arei, treni, navi e traghetti.
Rispettando il calendario previsto dal governo, la mascherina dovrebbe essere abolita negli altri luoghi chiusi quali: ristoranti, bar, circoli ricreativi e culturali, anche se resterà sempre la raccomandazione di indossarla in caso di assembramenti.
L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe essere confermato fino a giugno nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici, come nei supermercati per il personale dipendente (commessi, cassieri, magazzinieri), dove potrebbe essere sufficiente indossare la mascherina chirurgica. Si lavora all’ipotesi di una proroga dell’obbligo di indossare la mascherina chirurgica dove non è possibile mantenere la distanza di un metro tra i lavoratori. Nel settore privato in ogni caso a decidere saranno le singole aziende che, a maggior tutela e prevenzione dei propri dipendenti, potrebbero mantenere l’obbligo di indossare la FFp2 nei luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda la scuola, secondo l’ultimo decreto Covid, le mascherine dovrebbero essere obbligatorie fino alla fine dell’anno scolastico.
Riguardo al Green pass, invece, «i criteri non cambiano: di fatto c’è sempre, solo che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno». Insomma, la certificazione verde «non è che sparisce – precisa Costa -, semplicemente non viene più richiesta e non viene più utilizzata, così come peraltro accaduto con la struttura commissariale: non c’è più il commissario straordinario, ma c’è sempre una struttura pronta per l’evenienza». Guardando all’estate, il sottosegretario sostiene che è necessario «lanciare dei messaggi di fiducia e di speranza ai cittadini, e io credo che ci sono le condizioni per un’estate senza restrizioni», anche alla luce del fatto che «dopo due anni di regole e restrizioni, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del governo, è giusto dare in questo momento messaggi positivi, ed è giusto dire che ci sono le condizioni per un’estate senza nessun tipo di restrizioni».