Gli esperti in materia di criptovalute e bitcoin senza dubbio conoscono già e sicuramente apprezzano Ethereum, il cui acquisto è tutt’altro che complicato e può avvenire tramite una serie di piattaforme che permettono di acquistare Ether ETH e mantenerli sulla stessa piattaforma, o sul vostro wallet. Per chi vuole investire poco denaro, è più comodo lasciarli sulla stessa piattaforma in modo da poterli scambiare facilmente.
Uno dei vantaggi del trading su Ethereum è che non è necessario l’acquisto nè tantomeno doversi preoccupare di proteggerli su un proprio wallet, utilizzando una piattaforma di trading CFD. Uno degli aspetti sinonimo di totale garanzia va ricercato nel fatto che per poter comprare Ethereum è necessario iscriversi ad una piattaforma per criptovalute regolamentata o ad un exchange per criptovalute.
Per scoprire come comprare ethereum in Italia è bene affidarsi sempre a siti sicuri e con indicazioni chiare ed accertate, per evitare di imbattersi in sorprese spiacevoli che anzichè garantire una fonte di guadagno rischiano di mettere a repentaglio le nostre finanze.
A tal proposito è bene chiarire il significato e l’utilità della proof-of-stake, un tipo di protocollo per la messa in sicurezza di una rete di criptovaluta e per il conseguimento di un consenso distribuito. Un processo atteso da anni e che si appresta ad approdare in un futuro prossimo anche in Italia. Un sistema che inoltre rende la piattaforma più rapida e riduce i consumi del 99% circa. Tanti basta per comprendere i vantaggi e la serie di innovazioni che il proof-of-stake è destinato ad introdurre nel campo delle criptovalute.
Secondo l’indice Digiconomist, la piattaforma Ethereum consuma circa 113 terawatt/ora, pari al consumo prodotto da un’intera nazione come i Paesi Bassi. Una singola transazione richiede l’energia sufficiente ad alimentare un appartamento medio statunitense per una settimana.
La proof-of-work, nonostante i plurimi vantaggi che sarebbe in grado di garantire, è al centro già da anni di molte polemiche ulteriormente inasprite a causa del boom degli NFT, che vengono “mintati” – ovvero, prodotti – principalmente sulla piattaforma di Ethereum che a differenza dei bitcoin, non è soltanto una moneta, ma ha molteplici applicazioni.
Se questo cruciale passaggio andrà in porto e la proof-of-stake riuscirà a vincere questo bracco di ferro approdando sul mercato consentirà alla blockchain di mantenere fede alle aspettative che la circondano da anni, tramutandolo concretamente in uno strumento con sempre più applicazioni, rapido, economico e che farà da colonna portante della prossima incarnazione di internet.
Va precisato che il sistema della proof-of-stake è già impiegato da altre piattaforme basate su blockchain e criptovalute come Tezos, Cardano, Algorand e altre. Sono progetti però ancora molto piccoli rispetto a Ethereum, che, seguendo le loro orme, spera di mantenere la leadership nel campo degli NFT, della DeFi (la finanza decentralizzata) e altro ancora. Impresa tutt’altro che semplice, soprattutto se si considera che qualora qualcosa andasse storto nel trasferimento da una blockchain all’altra, i danni economici sarebbero colossali. Proprio per questo motivo gli esperti lavorano incessantemente al progetto affinchè prossimamente l’innovazione debuttare sul mercato senza sbavature e fornendo un servizio effettivamente avanguardistico.