Il Laboratorio culturale di Campania Bellezza del Creato continua la sua programmazione presso il Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia (NA), con un evento celebrativo della figura di Enrico Caruso, il grande artista partenopeo di cui si sono da poco ricordati i cento anni dalla morte. Per omaggiare questa figura leggendaria, l’Associazione Terre di Campania APS organizza, giovedì 24 marzo 2022, alle ore 18:00, presso l’aula polifunzionale del Laboratorio culturale di Campania Bellezza del Creato, un evento celebrativo dal titolo “Caruso 1873 – 1921, il mito eterno”. Durante la serata saranno proiettati il docufilm “La mia Napoli” e il corto “L’eterno”, realizzati dalla Fondazione CIVES-MAV di Ercolano, per la regia di Giovanni Pelliccia e col tenore Gianluca Terranova nel ruolo del mito canoro partenopeo. Entrambi i film offrono una riflessione intorno alla figura di un uomo dall’esistenza di dolore, amore e poesia, indissolubilmente legato alla città di Napoli, che ha superato i pregiudizi e le barriere dello spazio e del tempo, alla conquista della gloria eterna. Enrico Caruso è, infatti, il perfetto esempio di homo faber: una leggenda di umilissime origini, fiorita dal popoloso quartiere di San Carlo all’Arena a Napoli, un uomo che con impegno, dedizione, difficoltà e sacrifici, determinazione, grazie a occasioni colte saggiamente e ad alcune persone lungimiranti incontrate lungo il cammino di vita, ha messo a frutto il proprio talento, rendendolo passione, professione redditizia, vita, patrimonio per la posterità, soprattutto grazie all’intuizione che, da antesignano, lo portò ad unire lirica e tecnologia. Artista di grande spessore e ampie vedute, in grado di fondere qualità vocale e recitazione, col suo spiccato temperamento drammatico, Caruso ha saputo rendere “corposi” i personaggi portati sulla scena, finendo col fondersi con loro, abbattendo quella naturale barriera che si frappone all’attore e al personaggio rappresentato. La proiezione dei filmati sarà preceduta da un incontro cui prenderanno parte: Luigi Vicinanza, Presidente Fondazione CIVES-MAV; Gaetano De Rosa, Tenore San Carlo di Napoli; P. Gianpaolo Pagano, Priore Santuario Madonna dell’Arco; Veria Giordano, Assessore alla Cultura Comune di Sant’Anastasia. Introduce e modera: Maddalena Venuso, Presidente Associazione Terre di Campania APS. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti, nel pieno rispetto della vigente normativa anti-COVID19. Si ringrazia la Comunità Domenicana per il sostegno all’iniziativa.
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Una narrazione sempre nel segno della grande cultura della nostra Regione, quella del MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano che, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, rappresenta un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione MAV 5.0 – Virtual multiReality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato e la bellezza in un viaggio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air del territorio vesuviano.
La fruizione del museo MAV, grazie sempre all’iniziativa “Il MAV in esclusiva per te”, tramite prenotazione dedicata, potrà sempre avvenire in esclusiva per gruppi organizzati di massimo 20 persone, ad un costo d’ingresso speciale, non solo nelle giornate di apertura di giorno, del mercoledì, del venerdì, del sabato e della domenica, e del giovedì sera, ma anche nelle giornate di chiusura del lunedì, del martedì, con la sola raccomandazione di scaglionare le visite ogni ora.
L’area aperta al pubblico sarà il percorso museale e la sala per la visione del film in 3D sull’eruzione del Vesuvio nonché, nella Space Gallery, la mostra “Il formidabil monte” a cura di Rita Scartoni e Vittorio Ragone: il racconto del Vesuvio e del suo territorio circostante attraverso gli scatti fotografici d’autore, attinti dal grande giacimento di immagini e di storie che sono oggi l’Archivio Alinari.