Giornalisti ancora nel mirino della criminalità organizzata.
La direttrice di “Cronache di”, Maria Bertone, ha ricevuto una lettera da parte di un uomo legato al clan dei casalesi contenente esplicite minacce di morte.
La Dda di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio del 50enne Giovanni Callurale, uomo legato al clan dei Casalesi. “Sai, ti stavo pensando. Spero di vero cuore che al più presto uscirò, così ti faccio saltare in aria. Ora lo dico a tutti, che se qualcuno esce prima di me ti deve sparare 10 colpi tutti in bocca, a te e a tutta la tua razza di merda”, è scritto nella missiva ricevuta dalla direttrice del quotidiano campano.
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà e preoccupazione per le minacce di morte subite dalla direttrice di “Cronache di”. Caserta si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti in Italia, basti pensare che sono ben quattro i cronisti sotto scorta armata solo per le minacce dei Casalesi. È necessario che lo Stato dia una segnale forte in questo territorio, così come nell’area Nord di Napoli.
Domenica scorsa ad Arzano il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio insieme al collega Giuseppe Bianco hanno avuto un incontro ravvicinato con il boss Monfregolo, capo del clan che sta seminando terrore in tutta l’area nord della provincia di Napoli. Sul fatto stanno indagando i carabinieri e mercoledì 23 marzo i due colleghi saranno auditi in commissione antimafia. Si tratta di due casi gravissimi, che saranno portati dal sindacato dei giornalisti anche all’attenzione dell’Osservatorio del Viminale, ma è evidente che servono interventi legislativi per dare più garanzie ai cronisti che ogni giorni rischiano la vita solo per fare il loro lavoro.