La variante Omicron continua a diffondersi e di recente, con sempre maggiore frequenza, colpisce i bambini, molto spesso provocando il croup, il restringimento acuto della laringe che si manifesta con difficoltà respiratorie e una tosse dal suono molto particolare, per questo detta anche «tosse da foca» o «tosse abbaiante». Un’analisi dei medici americani del Boston Children’s Hospital, pubblicata su Pediatrics e condotta tra marzo 2020 e gennaio 2022, ha infatti mostrato che, nel grande ospedale americano, l’80% degli accessi in pronto soccorsi di bimbi positivi con croup si è verificato proprio durante l’ondata Omicron.
Nel dettaglio, lo studio ha analizzato le condizioni di 75 bambini arrivati in Pronto Soccorso con infezione da Sars-Cov-2 e croup nei due anni presi in esame (l’80% dei quali durante la quarta ondata). Nove di loro (pari al 12% del totale) ha avuto bisogno di ricovero e per 4 (pari al 5% del totale e al 44% dei bambini ricoverati) è stata necessaria la terapia intensiva. Nessuno dei bambini è deceduto. «L’aumento dei pazienti con croup quando la variante Omicron è diventata dominante è stato evidente», afferma Ryan Brewster, primo autore dello studio.
Quali sono gli altri sintomi della variante Omicron sui bambini?
Il medico britannico David Lloyd ha spiegato che nel 15% dei bambini da lui visitati e risultati positivi al COVID si verificava una strana eruzione cutanea, ma sono campanelli d’allarme anche:
- stanchezza,
- perdita di appetito,
- mal di testa.
Oltre ai più comuni tosse, raffreddore, febbre.
Secondo lo studio ZOE Symptom Covid, tra gli studi più aggiornati in materia di COVID nel Regno Unito, i primi cinque sintomi della variante Omicron negli adulti sono:
- naso che cola,
- mal di testa,
- affaticamento,
- starnuti,
- mal di gola.
Secondo i dati, Omicron colpisce soprattutto le prime vie respiratorie – quindi il tratto faringeo – invece che le vie respiratorie più basse, arrivando ai polmoni. E’ per questo che è molto più contagiosa, ma più blanda.
Spesso il COVID nella variante Omicron, quindi, può essere confuso con un semplice raffreddore – o una rinite allergica con naso che cola – associato anche ad altri sintomi come tosse, mal di gola e faringite.
Non sono ancora noti, invece, i dati relativi agli effetti del cosidetto Long COVID, cioè sintomi a lungo termine che interessano i pazienti colpiti dall’infezione, compresi i bambini e adolescenti che comprendono:
- debolezza che non permette di fare sforzi
- ansia
- insonnia
- dolori delle articolazioni e dei muscoli
- cefalea
- qualche linea di febbre
- sensazione di malessere generale.
Anche se sembra essere più blanda la variante Omicron è estremamente contagiosa e facilmente trasmissibile. Per questo restano valide le solite regole:
- indossare sempre la mascherina fuori casa;
- mantenere il distanziamento sociale;
- evitare contatti con persone raffreddate o con sintomi simil influenzali;
- vaccinarsi e vaccinare i bambini.