Un boato forte, assordante ha squarciato il silenzio della notte di sabato 12 marzo, rilanciando l’allarme criminalità nei comuni a Nord di Napoli.
Alle quattro meno dieci, una bomba carta è stata fatta saltare sotto il cancello esterno della chiesa di “San Paolo Apostolo” nel Parco Verde di Caivano. Un boato che risuona come un forte avvertimento indirizzato al parroco della chiesa, don Maurizio Patriciello che il giorno prima festeggiava il compleanno.
Don Patriciello da anni ha conquistato la fama di “prete anti-camorra”, grazie al suo impegno nel contrastare quotidianamente l’attività di spaccio in un contesto ostico come il Parco Verde di Caivano che allo stato attuale rappresenta una delle piazze di droga più prolifere della Campania, ma anche l’incessante battaglia contro lo sversamento di rifiuti e accanto ai bambini malati di tumore nella cosiddetta “terra dei fuochi”, dilaniata dai rifiuti tossici.
Appare evidente ormai da tempo che la presenza del sacerdote risulti scomoda e qualcuno ha voluto indirizzargli un regalo di compleanno eclatante.
Un ordigno esploso al termine di una settimana assai concitata. Nei giorni scorsi, infatti, nel vicino comune di Arzano, nel mirino della criminalità locale era già finito il comandante della polizia municipale Biagio Chiariello. All’interno della sede del comando erano stati affissi dei manifesti funebri che annunciavano la morte del comandante e gli intimavano di “abbassare il tiro”. Nelle settimane precedenti, infatti, il comandante Chiariello ha inflitto un duro colpo alla criminalità locale, soprattutto nel rione popolare della “167”, concentrandosi sulle occupazioni abusive.
Non a caso, Don Maurizio Patriciello e il comandante Biagio Chiariello sono due delle figure più autorevoli che convergono nel “Comitato di liberazione dalla camorra – Area Nord di Napoli”, istituito proprio all’indomani dell’escalation di violenza che si era registrata negli ultimi tempi.
Un clima di crescente tensione scaturito dalla faida per il controllo del territorio tra clan che in un primo momento avevano concentrato i loro sforzi sui diretti rivali, ma ormai risulta chiaro che la criminalità sia sempre più infastidita dall’operato delle personalità attive nel contrastare l’ascesa delle organizzazioni camorristiche e che mirano a stroncarne interessi ed affari.