
«Le aggressioni continuano con un’intensità che per certi versi ci scoraggia – dice Zuccarelli -. Noi però continuiamo ad essere in prima linea, in questi due anni non abbiamo mai mollato. Il segnale che abbiamo voluto dare nel coinvolgere le scuole è stato quello di un reale cambiamento, trasferendo un messaggio chiaro: difendere il proprio medico significa difendere la sanità».
Nel corso della mattinata diversi gli interventi che si sono susseguiti, tra gli altri quelli di Luigi Sparano (Medico Medicina Generale), Raffaella De Franchis (Pediatra Libera Scelta), Maurizio Cappiello (Medico Ospedaliero) e Mattia Izzo (Medico 118), tutti pronti a raccontare le proprie esperienze ai ragazzi. L’idea per il prossimo futuro è quella di fare arrivare l’Ordine direttamente nelle scuole, così da portare questo messaggio nelle aule di tutta Napoli e provincia.
«Questa giornata è molto importante, perché mette assieme scuola e sanità, due sistemi che hanno lavorato in maniera sinergica durante la pandemia – dice Ettore Acerra, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania. «Il messaggio che viene lanciato oggi è fondamentale per far capire ai ragazzi l’importanza di difendere il sistema sanitario e i suoi operatori».
ADVERTISEMENT