Addio al green pass dopo il 31 marzo? Il ministro Speranza invoca prudenza

icona-green-passIl 31 marzo scade lo stato d’emergenza in Italia e cresce l’attesa rispetto alle decisioni che il governo intenderà adottare, sia in merito all’uso delle mascherine nei luoghi chiusi e soprattutto in relazione al green pass.

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Gli italiani attendono di sapere se l’obbligatorietà del certificato verde cesserà contestualmente al termine dello stato d’emergenza, quindi a partire dal 1° aprile.

“Io penso che dobbiamo valutare passo dopo passo. – ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di un evento a Firenze – L’impegno del governo è quello di superare lo stato d’emergenza. E superare lo stato d’emergenza non significa d’un tratto magicamente essere fuori da ogni vincolo, perché il Covid continua ad essere una sfida con cui fare i conti”.

“Noi siamo molto più forti rispetto al passato perché abbiamo fatto una bellissima campagna di vaccinazione – ha sottolineato il ministro – Avere oltre il 91% di persone che ci hanno seguito in questa campagna di vaccinazione mette il nostro Paese in condizioni molto diverse rispetto al passato e noi stiamo piegando questa curva di Omicron grazie ai vaccini senza chiusure generalizzate. Per cui proseguirà il confronto tra di noi nel governo e fra governo e Parlamento e valuteremo la strada migliore ma il percorso è ancora, per quanto mi riguarda, un percorso di fiducia verso una fase nuova ma di gradualità perché questo è il metodo che ci siamo dati e finora ha portato a risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

“Noi abbiamo dati che segnalano una discesa costante dei contagi nelle ultime settimane – ha detto Speranza – Venivamo da numeri altissimi: siamo stati a quasi 2mila casi ogni 100mila abitanti. Gli ultimi dati, annunciati ieri da Iss, ci parlano di un dato di poco superiore a 400, quindi c’è stata una discesa molto significativa ma dobbiamo continuare con questo percorso. I vaccini sono lo scudo essenziale, e io chiedo a chi non ha ancora fatto il booster o il richiamo di farlo, chiediamo ai no vax di vaccinarsi”.

“Ci sono anche nuovi strumenti a nostra disposizione – ha ricordato il ministro – Da qualche giorno c’è il vaccino Novavax disponibile, con una tecnologia diversa che può convincere persone che non hanno ancora fatto questa scelta. Dobbiamo poi continuare con un atteggiamento di cautela e attenzione e penso che l’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi sia ancora molto importante; quindi fiducia, guardare avanti, ma con i piedi per terra e un passo alla volta”.
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