“Sotto questo sole bello pedalare, si ma c’è da sudare” cantavano Paolo Belli e i Ladri di biciclette. Proprio così, ricomincia la manifestazione di ciclismo fra le più dure proprio quando in Italia il clima comincerà ad essere mite, e il sole caldo. Il Giro d’Italia è alle porte, e c’è emozione per seguire le 21 tappe che andranno a comporre il percorso di oltre 3 mila chilometri. La partenza sarà Budapest in Ungheria, mentre in Italia si parte dalla Sicilia, precisamente da Avola dove si produce uno dei vini più corposi d’Italia, il Nero d’Avola appunto. C’è curiosità e fermento per conoscere chi sarà il successore del colombiano Egan Bernal della Ineos Grenadiers, vincitore della manifestazione scorsa.
Ultimo successo tricolore nel 2016 con Nibali
La tradizione ciclistica italiana è una delle più longeve d’Europa. E anche la manifestazione del Giro d’Italia, che quest’anno compie ben 150 anni, dimostra il grande attaccamento che la nostra nazione ha per “la bicicletta”. Ma un italiano non trionfa al Giro d’Italia o popolarmente chiamata anche Corsa rosa dagli affezionati, dal 2016 quando il siciliano di Messina Vincenzo Nibali in Astana bissava il successo del 2013. L’anno scorso ha vinto il colombiano Bernal, quotato a inizio stagione come comunque primo favorito a quota poco meno di 4,00 su Better Lottomatica, ma riteniamo difficile che possa ripetersi anche quest’anno, nonostante la grande professionalità dell’atleta sudamericano. Inutile dire che tutte le speranze italiane sono riposte in Nibali detto “lo squalo dello Stretto”. che è ritornato all’Astana là dove si è riempito di trofei dopo una stagione e mezza alla Segafredo.
Partenza a maggio da Budapest, poi Sicilia
C’è tanta salita nel prossimo Giro d’Italia, lo dicono gli esperti. Inoltre la composizione delle tappe rende la Corsa rosa particolarmente dura. SportNews prende ad esempio le tappe del Sud Italia, prima quelle siciliane e calabresi (Catania-Messina e Palmi-Scalea) adatte a velocisti, ma che aprono poi a una salita di quasi 4500 metri di dislivello. Successivamente ci sarà una tappa che potrebbe favorire ancora i velocisti caratterizzata dal lungomare Caracciolo di Napoli, tutti elementi che rendono difficile un pronostico sul vero favorito del Giro. Siccome non ci sarà Pogacar intenzionato a puntare tutto sul Tour de France, le dita degli esperti puntano dritte all’unisono su Carapaz e Bernal, che conosce il percorso e ha già vinto l’anno scorso, ma includendo Yates, che sembra adatto a questo percorso con tanti cambi di ritmo in poche tappe.
Fra gli italiani oltre ovviamente a Nibali, questo Giro con tante tappe veloci potrebbe esaltare Elia Viviani, ritornato a Ineos, e Giacomo Nizzolo. Il Giro d’Italia 2022 potrebbe regalarci una giovane sorpresa vista la durezza dell’intero percorso, che partirà da Budapest il sei maggio 2022 e si concluderà con la tappa di Verona il 29 maggio.