Il Ministero della Salute ha provveduto ancora una volta a diffondere un comunicato nel quale notifica l’ennesimo richiamo alimentare dagli scaffali dei supermercati.
Il prodotto ritirato è una marca di peperoncino, contaminato da tracce in eccesso di una sostanza molto nociva per la salute dei consumatori, ovvero l’ossido di etilene.
Le più recenti normative della Commissione Europea impongono il richiamo alimentare in via precauzionale di un prodotto anche in seguito alla accertata presenza al suo interno dei valori minimi concepibili di ossido di etilene, in quanto ritenuta una sostanza potenzialmente nociva per l’uomo.
In base ai nuovi parametri di riferimento introdotti a luglio del 2021, per la Commissione Europea non esiste un limite massimo tollerabile per la salute delle persone al quale poter fare riferimento.
La presenza di ossido di etilene in questo ed in altri prodotti alimentari è giustificata dal fatto che tale sostanza viene impiegata in qualità di pesticida, nel novero di quelli che sono i processi industriali del ramo alimentare.
I dettagli per riconoscere questo peperoncino sono ovviamente presenti all’interno della notifica diffusa dal Ministero della Salute. Il produttore è Compagnia Italiana Shapur SNC, con lo stabilimento di produzione che ha sede a Treviglio, in provincia di Bergamo.
I numeri di lotto ai quali fare riferimento sono il S21005-20/N ed il S21005-41/N. Per entrambi la data di scadenza o termine minimo di conservazione è fissato al 02/2023. Tale prodotto è messo in commercio rispettivamente in dei vasetti dal peso di 25 e 30 grammi. In Buste da 500 e 1000 grammi di peso. Poi in barattoli da 400 grammi di peso ed infine in sacchi da 25 chili di peso.
Si raccomanda vivamente i consumatori che abbiano in casa questo articolo di restituirlo al punto vendita dove lo hanno acquistato in precedenza, allo scopo di ricevere il rimborso della cifra spesa o di procedere con una sostituzione.