Vincenzo Varriotto, 39enne già noto alle forze dell’ordine, latitante dallo scorso 26 luglio, è stato tratto in arresto mentre partecipava ad un rito funebre.
Lo scorso 29 marzo, il 39enne si rese protagonista di un rocambolesco inseguimento tra le strade di Ercolano dove, dopo aver rubato un furgone, alla vista dei Carabinieri tentò la fuga. Varriotto danneggiò un palo dell’illuminazione elettrica per poi proseguire la fuga a piedi, abbandonando il veicolo in strada. Dopo aver percorso un centinaio di metri a piedi, aveva scavalcato la recinzione di un terreno privato per poi cadere in un fossato dove i carabinieri posero fine alla sua avventura. Per lui un polso rotto e il giudizio per direttissima. La convalida dell’arresto prevedeva per lui i domiciliari, ma il 39enne si è reso irreperibile. I militari dell’arma avevano perso le sue tracce dal 26 luglio scorso. Si era allontanato dal luogo di detenzione ed è per questo motivo che era stato dichiarato latitante. I Carabinieri non hanno mai smesso di cercarlo. Consapevoli che alcuni personaggi non possono mancare ad eventi importanti come i funerali o i matrimoni, i militari hanno monitorato la zona. Un manifesto funebre ha attirato la loro attenzione. Recava l’avvenuto decesso di una donna. Era la zia della compagna del 39enne e nel pomeriggio si sarebbe celebrato il funerale a Portici. I militari dell’Arma hanno organizzato un servizio ad hoc. In piazza parenti e amici, ma anche i Carabinieri che hanno trovato l’uomo mentre partecipava al rito funebre. Bloccato, è stato arrestato e su ordine della Procura di Napoli è stato tradotto al carcere di Poggioreale.