La crisi energetica rischia di tradursi, per le famiglie e per le imprese italiane, in una stangata da 70 miliardi di euro nel solo 2022. È l’allarme che lanciano nove associazioni di consumatori, Legambiente e ARTE, l’Associazione Reseller e Trader Energia, in un “manifesto” comune inviato al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai Ministri dell’Economia, Daniele Franco, dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Il documento è stato sottoscritto dalle associazioni dei consumatori Adusbef, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori Utenti, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi insieme a Legambiente e all’Associazione di Reseller e Trader dell’Energia (A.R.T.E.).
Le sigle chiedono al Governo di “adottare una serie di interventi specifici per arginare il caro-bollette, ridurre le tariffe in capo a famiglie e imprese e intervenire sulla fiscalità che pesa sul settore energetico”. Propongono in particolare di “dichiarare lo stato di emergenza e di nominare una commissione di esperti”. Le sigle sottolineano la necessità di adottare una serie di interventi sulla fiscalità: “ridurre in via definitiva la componente parafiscale delle bollette; rivedere i meccanismi di sostegno per i casi difficoltà economica; introdurre meccanismo di prelievo sugli extra-profitti; sospendere il ‘Capacity Market’ fino al superamento dello Stato di crisi energetica”.
Le sigle chiedono inoltre un incontro al Governo per discutere del nodo bollette, e avvertono che in caso contrario si vedranno costrette a promuovere iniziative autonome – assieme alle imprese e a tutte le parti coinvolte dall’emergenza – per tutelare le famiglie e attività produttive. In particolare, incanaleranno “la domanda e l’offerta di energia secondo nuovi principi e modelli, opposti a quelli fallimentari che hanno determinato l’attuale crisi”, spiegano nel documento.