Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 gennaio, nel cimitero di Poggioreale si è verificato il cedimento di un edificio di tre piani di una congrega in prossimità dell’emiciclo della parte più antica del cimitero. Circa 200 i loculi danneggiati dal crollo.
Alcune bare sono state danneggiate e dei cadaveri sono fuoriusciti.
Il crollo è stato scoperto intorno alle 6 dai custodi del cimitero, che hanno allertato la Polizia locale, intervenuta con alcune pattuglie. Vigili del fuoco e Protezione civile comunale sono al lavoro per la messa in sicurezza dei loculi danneggiati.
I tecnici stanno accertando se esistano collegamenti tra il cedimento ed il vicino cantiere della linea 1 della Metropolitana.
“Non è più tempo di accuse e di appelli, che in questi anni pure abbiamo lanciato in continuazione insieme a proposte per riqualificare il complesso cimiteriale di Poggioreale. Il crollo che si è registrato in queste ore è un monumento a imperitura memoria di come l’incuria e la disattenzione abbiano preso il sopravvento, una splendida cartolina che riproduce fedelmente come Napoli tratta il bene comune”. Lo affermano Gennaro Tammaro dell’omonima ditta di onoranze funebri e i rappresentanti della nascente associazione AICCN (Associazione Incaricati Confraternite Cimiteri di Napoli) – in fase di costituzione con l’obiettivo di tutelare le Confraternite partenopee. Le dichiarazioni dopo aver appreso del crollo di una palazzina del Cimitero di Poggioreale, non distante dall’area interessata dai lavori per la linea 1 della Metropolitana di Napoli.
“Lo stato dell’arte – spiegano – è incuria e degrado. Sono passati anni, comunicati stampa, segnalazioni e richieste di tavoli istituzionali ad hoc, invece anche oggi dobbiamo gridare al miracolo che nessuno sia rimasto coinvolto nel crollo”.
“Abbiamo bisogno di spiegazioni”, denunciano. “Non solo sul crollo in sé, e cosa l’ha causato, ma su cosa questa Amministrazione intende fare per restituire decoro all’intero comparto cimiteriale, le strutture e gli immobili, oltre che all’organizzazione del comparto stesso”.