La mappa dell’Ecdc (Centro Ue per la prevenzione e il controllo delle malattie) conferma l’aumento dell’incidenza del Covid in Italia: Liguria, provincia di Trento, Umbria, Abruzzo e Puglia tornano in giallo. In verde Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Molise e Basilicata. Nel resto d’Europa il rosso scuro, dove la ripresa dei contagi è forte, copre Irlanda, Belgio, molte regioni olandesi e la parte centro-orientale del continente.
In Italia ora l’incidenza è pari a 50 casi su 100 mila abitanti. Anche le terapie intensive sono in aumento e gli ospedali tornano sotto pressione.
I numeri emersi dall’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità evidenziano l’Rt in continuo aumento, si è passati da un indice di trasmissibilità di 0,8 a poco sopra l’1. Per il passaggio di una regione alla zona gialla l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti se il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera 15 per cento e il tasso di occupazione in terapia intensiva sia superiore al 10 per cento.
In questo momento, in Italia, sono ben dieci le regioni che sono a rischio zona gialla, poichè superano i 50 casi per 100 mila abitanti. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, la provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Campania e Calabria. Tra queste la regione più colpita e quindi più a rischio per il momento è il Friuli. Da due settimane i pazienti Covid nei reparti ospedalieri in Friuli Venezia Giulia sono passati dal 3% al 6% e le terapie intensive sono più che raddoppiate, dal 4% al 10%.