Ad oggi la regola generale prevede che se viene trovato uno studente positivo venga messa in quarantena tutta la classe. L’isolamento dura sette giorni per i vaccinati, dieci per i non vaccinati. Dopo il periodo di quarantena, viene fatto il tampone per poter essere riammessi in classe. Il problema è che di fatto le regole per decidere la quarantena sono lasciate alle singole Regioni: sono le Aziende sanitarie a decidere caso per caso. Nella bozza del nuovo protocollo si prescrive che, se la Asl non può intervenire tempestivamente, è il dirigente scolastico insieme al referente Covid a dover individuare i possibili “contatti scolastici” del caso positivo e a prescrivere le misure, seguendo le indicazioni. La scuola deve poi comunicare le disposizioni da intraprendere a studenti (o genitori) e agli insegnanti che sono venuti a contatto con il positivo entro le 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o l’esecuzione del tampone. Il referente Covid deve comunicare alla Asl le misure adottate.
Il nuovo protocollo prevede un tampone da effettuare il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del contatto (“tempo zero” T0). Se il risultato è negativo si può già rientrare a scuola senza fare la quarantena. Bisognerà effettuare un secondo tampone dopo cinque giorni.
Per gli alunni che hanno frequentato la stessa classe del positivo si applica la “sorveglianza con testing”. Potranno rientrare a scuola dopo risultato del test T0 negativo senza fare quarantena e dovranno fare un altro tampone dopo 5 giorni (T5). Per i docenti che hanno svolto attività in presenza nella classe del positivo, se vaccinati, verrà applicata “sorveglianza con testing” con tampone T0 e T5. Se non vaccinati, dovranno osservare la quarantena di 10 giorni con tampone all’inizio e alla fine del periodo di isolamento. In presenza di un ulteriore contagio oltre al primo caso positivo, per gli alunni e i docenti vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi si farà la “sorveglianza con testing”. Gli studenti e gli insegnanti non vaccinati dovranno fare la quarantena di dieci giorni e dopo servirà un tampone negativo per tornare in classe.
Nel caso ci fossero in totale tre casi positivi in una classe, il documento prescrive la quarantena per tutti con le regole vigenti: sette giorni per i vaccinati, dieci per i non vaccinati. Alla fine del periodo di isolamento tutti dovranno fare un tampone prima di rientrare a scuola.
Diverso il caso dei servizi per l’infanzia, elementari e prima media, dato che gli under 12 non possono ancora essere vaccinati. Per i bambini appartenenti alla stessa sezione o gruppo del positivo è prescritta la quarantena di dieci giorni con tampone alla fine del periodo di isolamento.
Gli educatori che hanno svolto attività in presenza nella sezione del bambino positivo dovranno osservare il periodo di quarantena che varia da sette giorni (per i vaccinati) a dieci giorni (per i non vaccinati). Anche loro dovranno fare un tampone dopo l’isolamento. La valutazione del singolo caso è comunque a carico del dirigente in base al tempo di permanenza nella sezione e l’entità del contatto diretto con il positivo.