Chiarite le circostanze in cui si è consumato l’assassinio dei due giovani, uccisi a colpi d’arma da fuoco ad Ercolano, durante la serata di giovedì 28 ottobre, è lo zio di una delle due vittime dell’agguato, compiuto da un autotrasportatore che ha esploso 11 colpi contro i due, seduti all’interno di un’auto in sosta nei pressi della sua villetta, convinto che si trattasse di due ladri.
A far luce sulla vicenda è lo zio di uno dei due giovani assassinati, il 26enne Giuseppe Fusella, ucciso a colpi d’arma da fuoco insieme all’amico Tullio Pagliaro, 37 anni. I giovani, entrambi incensurati, vivevano nel vicino comune di Portici.
Secondo quanto dichiarato dallo zio del giovane a “Il Mattino”, i due ragazzi, giovedì sera, si erano incontrati per vedere la partita del Napoli nel bar di un parente. Dopodichè erano intenzionati a recarsi a casa di alcuni amici che abitano nella zona periferica di Ercolano. E’ proprio cercando la casa dei conoscenti che Giuseppe e Tullio si sarebbero persi, finendo per errore davanti alla villetta di Palumbo.
Secondo quanto ricostruito, Tullio e Giuseppe avevano impostato il navigatore per raggiungere l’abitazione degli amici, che a un certo punto ha smesso di funzionare per mancanza di linea. I due si sono quindi persi tra le strade sterrate. Senza rendersene conto, si sono quindi ritrovati davanti alla villetta di Palumbo, dove sono stati uccisi intorno alla mezzanotte.
Il numero dei colpi di pistola esplosi, undici, e la sequenza, come la direzione, rivelano “una condotta intenzionalmente e senza giustificazione rivolta a cagionare la morte”.
Non sembrano avere alcun dubbio, i carabinieri e la Procura di Napoli, sulla responsabilità di colpa del camionista di 53 anni, Vincenzo Palumbo, ha ucciso Giuseppe Fusella, di 26 anni, e Tullio Pagliaro, di 27, dopo averli scambiati per ladri.
Vincenzo Palumbo è stato sottoposto a fermo dalla Procura di Napoli in quanto ritenuto gravemente indiziato del duplice omicidio. I due ragazzi non sono stati trovati in possesso di armi da fuoco o di altro genere. Nell’auto non c’erano strumenti “da scasso” e neppure indumenti per travisare il volto e renderli irriconoscibili. Inoltre, nessuno degli elementi raccolti dai inquirenti fa ritenere che i due ragazzi fossero in procinto di commettere un furto o una rapina.
Si svolgerà nel corso della mattinata di lunedì 1 novembre l’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli nei confronti di Vincenzo Palumbo, il camionista di 53 anni accusato del duplice omicidio di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, i due giovani di 26 e 27 anni uccisi a colpi di pistola la notte tra il 28 e il 29 ottobre scorsi davanti alla villetta in località san Vito di Ercolano, dove vive l’autotrasportatore che, secondo il racconto fornito dall’indagato, avrebbe agito perché li aveva scambiati per ladri. Motivo per il quale i carabinieri e il procuratore aggiunto di Napoli Pierpaolo Filippelli contestano al 53enne il reato di duplice omicidio aggravato.